Vaccini Veneto, ​«Quando tocca a me?»: la regione lancia il sito per conoscere le date delle somministrazioni

Il Veneto lancia il sito per le date dei vaccini
Il Veneto lancia il sito per le date dei vaccini
di Angela Pederiva
Giovedì 15 Aprile 2021, 15:35
4 Minuti di Lettura

È la domanda che tutti, ad esclusione dei no-vax, si fanno in questo periodo: quando mi vaccino? La risposta in Veneto arriverà da un calcolatore, elaborato dalla Regione, che incrocerà i dati dei cittadini, gli ordini di priorità e la contabilità delle dosi, con il risultato di indicare il periodo previsto per l'iniezione. «Lanceremo questo progetto fra una settimana, con la speranza di avere nel frattempo maggiori certezze sulle forniture», annuncia il governatore Luca Zaia. 

Vaccini Lazio, tutti i nuovi centri (e il farmaco usato) e cosa fare se non funziona il sito


LA PROGRAMMAZIONE

Sistemi simili stanno facendo divertire (ma più spesso spaventare, vista l'attesa pronosticata per chi non appartiene alle categorie a rischio) milioni di italiani. Per esempio quello elaborato da Quorum/Youtrend per SkyTg24 sottolinea che il grado di sicurezza della stima può essere «molto incerto» per chi appunto non è un soggetto in prima linea, o vulnerabile, o suo convivente, anche perché «non vengono considerate le consegne delle dosi di vaccino».

La peculiarità del cervellone veneto dovrebbe essere proprio questa: tenere conto pure del piano di fornitura delle fiale, il che peraltro è tutto dire, considerati i ritardi e i blocchi che caratterizzano pressoché quotidianamente le cronache della campagna. Ma tant'è, la Regione vuole provarci, anche per sgravare il numero verde da migliaia di chiamate. «Se la distribuzione si stabilizzasse rimarca Zaia si tranquillizzerebbe mezzo mondo. Avendo un po' di stabilità, anche con una fornitura minimale, potremmo presentare ai veneti una programmazione».


NOME E COGNOME

Per ora il presidente della Regione non vuole anticipare i dettagli dell'operazione. Pare però di capire che, a differenza dei meccanismi sperimentati finora, basati sull'inserimento di informazioni anonime, il portale del Veneto implicherà l'esplicitazione del nome e del cognome di ciascun utente interessato alla previsione. «Ci stiamo ragionando da un po' spiega tanto che abbiamo cominciato quando ancora non avevamo considerato né l'arrivo di Johnson&Johnson ad aprile, né l'utilizzo di AstraZeneca solo sopra i 60 anni. Ma non vi nego che sto facendo fare un lavoro per arrivare a poter dire: tu Luca Zaia, classe 1968, riceverai una chiamata per questo mese. Vogliamo dare certezze ai veneti. Il problema è che tutto questo è legato alle forniture, che sono un disastro. Non do colpe a nessuno. Ho un ottimo rapporto con il generale Francesco Paolo Figliuolo e posso assicurare che è disponibile, però quelli sono i numeri che il commissario straordinario ha a disposizione».

 


L'ACQUISTO

Dunque secondo Zaia la soluzione è un'altra: «Bisogna che il presidente del Consiglio prenda in mano personalmente il dossier, convochi i mediatori e si decida ad andare sul mercato. Poi magari non troverà niente, ma almeno ci avrà provato. C'è chi farà l'acquisto prima, e avrà la ripartenza prima, e c'è chi arriverà dopo, forse ultimo: la sfida è sanitaria ed economica. Di sicuro le dosi attuali sono troppo poche». Ieri in Veneto sono arrivate le 126.000 di PfizerBiontech. «Ma una cifra del genere per noi equivale a un riscaldamento a bordo campo con merendina», esemplifica Zaia, declinando l'immagine pure in chiave automobilistica: «Abbiamo a disposizione una Ferrari, ma siamo costretti a guidarla come se fosse una 500. Spero si sblocchi almeno la partita di Johnson&Johnson, ma è fondamentale che la comunità scientifica si chiarisca le idee prima di parlare, anche a proposito del possibile stop ai vaccini a vettore virale come AstraZeneca e Johnson&Johnson, privilegiando quelli a vettore virale come PfizerBiontech e Moderna. Altrimenti a forza di andare avanti tutti e indietro tutti c'è il rischio che qualcuno si tamponi». E non in senso virologico, ovviamente. 


GLI ACCOMPAGNATORI

Intanto sono in arrivo chiarimenti per i caregiver, cioè quanti si prendono cura dei soggetti fragili. Zaia conta di presentare oggi la circolare allo studio anche ieri a livello nazionale, necessaria per rispondere a segnalazioni come quella dell'Unione italiana ciechi di Venezia («Una quarantina di persone non vedenti sono state convocate dall'Ulss 3 Serenissima, ma non i loro accompagnatori», afferma il presidente Alessandro Trovato). Inoltre per gli ultrasettantenni il governatore confida di attivare, «nel giro di quattro o cinque giorni», un'opzione sul portale della prenotazione, per consentire all'interessato di aggiungere un proprio convivente. A proposito di anziani, infine, la Regione conferma il completamento degli ultraottantenni entro questa settimana. «Chi non ha ricevuto finora nessuna comunicazione conclude Zaia legga i giornali, che danno conto delle iniziative promosse dalle varie Ulss». Per esempio giornate ad accesso libero, con lo schema di un mese per ogni ora, già testato con la classe 1936 in provincia di Treviso. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA