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Varianti inglese e indiana addio, Oms le rinomina con l'alfabeto greco. Cina spaventata dalla Delta

Varianti inglese e indiana addio, Oms le rinomina con l'alfabeto greco. Cina spaventata dalla Delta
Varianti inglese e indiana addio, Oms le rinomina con l'alfabeto greco. Cina spaventata dalla Delta
di Lorena Loiacono
Articolo riservato agli abbonati
Giovedì 3 Giugno 2021, 15:31 - Ultimo agg. : 19 Febbraio, 13:11
3 Minuti di Lettura

Addio alle varianti inglese, sudafricana, brasiliana o indiana, d'ora in poi dovranno essere chiamate con le lettere dell'alfabeto greco. Il motivo? Le varianti non devono più portare il nome del Paese in cui si sono sviluppate o dove sono state riconosciute per la prima volta: è discriminatorio. Per questo, quindi, d'ora in poi le varianti del Covid cambieranno nome, ribattezzate dall'Organizzazione mondiale della sanità con le prime 4 lettere dell'alfabeto greco, seguendo l'ordine progressivo in base alla loro comparsa durante la pandemia. Quindi la variante inglese è stata denominata Alpha, Beta la sudafricana, Gamma la variante brasiliana e Delta quella indiana che, ad oggi, è la più temuta.

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L'Oms ha deciso di mettere da parte una denominazione di origine geografica, che potesse comunque danneggiare il Paese di origine, per adottare una nomenclatura semplice e chiara. 

RESTANO ANCHE LE SIGLE SCIENTIFICHE - Le varianti hanno anche un nome scientifico ma troppo complesso da ricordare o comunque da usare a livello colloquiale: la varante inglese, oggi Alpha, ha la sigla B.1.1.7., la variante sudafricana, oggi beta, ha la sigla B.1.351, la brasiliana Gamma ha la sigla scientifica P.1 e l'indiana Delta corrisponde al nome di B.1.617.2. Si tratta però di sigle difficili da ricordare: "Sebbene abbiano i loro vantaggi, i nomi scientifici possono essere difficili da ricordare e spesso sono riportati in modo errato - ha spiegato Maria Van Kerkove, responsabile tecnico dell'Oms per il Covid-19 – e così le persone spesso chiamano le varianti in base ai luoghi in cui vengono rilevate, il che è stigmatizzante e discriminatorio. Per evitare questo e per semplificare le comunicazioni pubbliche, incoraggia le autorità nazionali, i media e altri ad adottare queste nuove etichette".

IL NOME DELLA VARIANTE PUO' ESSERE DAVVERO DENIGRATORIO PER UN PAESE?  - Per capire la ratio con cui sono state ribattezzate le varianti basta pensare ai precedenti: il virus Ebola, che prende il nome dal fiume congolese da cui si pensava fosse partito il virus, tutt'oggi manda un richiama fortissimo alla derivazione geografica che viene associata a un virus tanto feroce. Il Covid stesso, ad esempio, nel primo periodo veniva denominato virus “cinese”. Per evitare che ci fosse un netto richiamo alla provincia di Wuhan, da cui sembra essere partito, l'Oms ha deciso di ribattezzarlo a livello internazionale con Covid-19. Per evitare questo effetto, governo indiano ha chiesto con forza ai social network di rimuovere la dicitura “varante indiana”. L'appello è stato colto dall'Oms che già da tempo stava studiando possibili nuovi nomi per poi arrivare ad adottare e lettere dell'alfabeto greco.

FOCOLAIO DELTA IN CINA, NUOVI LOCKDOWN - Nella provincia cinese del Guangdong per una settimana sono stati registrati diversi casi, anche asintomatici: la maggior parte si sono sviluppati nella città di Guangzhou, altamente popolata con i suoi 7,2 milioni di abitanti. Secondo le autorità sanitarie la maggior parte delle infezioni dipende dalla variante Delta: si tratterebbe quindi del primo focolaio di questa variante in Cina.. Per questo motivo nella provincia del Guangdong sono stati cancellati tutti i voli i arrivo e in partenza e sono state messe in lockdown le comunità locali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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