Il Covid ritorna a Wuhan dopo più di un anno di assenza del virus: sette lavoratori migranti sono risultati positivi ai test e sono stati inviati agli ospedali designati per i relativi trattamenti. Lo hanno reso noto le autorità del capoluogo dell'Hubei, dove per primo fu individuato il nuovo coronavirus a fine 2019. Si tratta di persone tutte legate all'area di sviluppo economico della città, subito isolate. Le autorità della Cina hanno sollecitato il rispetto delle regole anti-Covid, tra cui l'uso della mascherina in pubblico, il distanziamento e a lavarsi frequentemente le mani.
Wuhan e Cina, allerta per i nuovi contagi
Le indagini mostrano che Tang, un lavoratore immigrato, aveva contattato un gruppo di turisti di Huaian, una città nella provincia di Jiangsu, nella Cina orientale, alle prese con l'ultima riacutizzazione del Covid-19 mentre aspettava un treno alla stazione ferroviaria ad alta velocità di Jiangzhou a Wuhan il venerdì. Tang è stato identificato durante una campagna di screening lanciata dalla zona di sviluppo economico di Wuhan rivolta ai viaggiatori delle regioni chiave domenica sera, secondo una dichiarazione rilasciata dall'ufficio di gestione della zona.
In tutto, la Cina ha registrato domenica altri 98 casi, aggiornando così i massimi giornalieri del 2021, con la variante Delta che ha raggiunto ormai una ventina di città e spingendo le autorità locali, tra cui quelle di Pechino, ad adottare un pacchetto di misure come il rinvio dell'apertura delle scuole.
#Wuhan reported 7 local #COVID19 positive cases, with primary patient related to a tourist from Huai'an during his stay in the Jingzhou rail station, first since clearance of domestically transmitted cases since June 2020. https://t.co/8BRECNqD0r
— Global Times (@globaltimesnews) August 2, 2021
Data la grave situazione epidemica, la provincia di Hunan ha annunciato la sospensione di tutte le attività didattiche e dei programmi di formazione, chiedendo a studenti e insegnanti di evitare di viaggiare se non necessario.
Variante Delta in Cina, i casi interni salgono a 98: Pechino rinvia l'apertura delle scuole
Secondo gli aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, i contagi interni sono stati 55. Dei 55 contagi interni registrati ieri, 40 sono stati segnalati nello Jiangsu e nel capoluogo Nanchino, 7 nell'Hunan, altri due a Pechino e nell'Hubei, e uno ciascuno nello Shandong, nell'Henan, nell'Hainan e nello Yunnan.
7 test positive for coronavirus in China's Wuhan. The city had not reported locally transmitted cases for over a year pic.twitter.com/kvcuZawtAC
— Muzaffar Ahmad (@Muzaffa44477345) August 2, 2021
Tra i 43 contagi più gravi, 16 fanno capo allo Yunnan, quattro a Pechino e Fujian, tre ciascuno a Mongolia Interna, Jiangsu e Shaanxi, e due a Shanghai, Shandong, Henan, Guangdong e Sichuan.
Il ritorno del lockdown
Il risultato è che milioni di cinesi sono di nuovo in lockdown, chiusi in casa. Colpa della variante Delta, come detto, che si diffonde rapidamente ha raggiunto oltre 20 città e più di una dozzina di province. I media statali descrivono questa quarta ondata come «la più estesa epidemia di Covid da Wuhan».
La città centrale di Zhuzhou, nella provincia di Hunan, ha ordinato lunedì a più di 1,2 milioni di residenti di rimanere a casa sotto stretto isolamento per i prossimi tre giorni, mentre si avvia una campagna di test e vaccinazione in tutta la città, secondo una dichiarazione ufficiale.
Zhangjiajie ha bloccato tutti i 1,5 milioni di residenti venerdì.
Pechino ha bloccato l'ingresso dei turisti nella capitale: solo i "viaggiatori essenziali" con test molecolare negativo possono entrare. Gli alti funzionari della città domenica hanno invitato i residenti a «non lasciare Pechino se non necessario». Il distretto di Changping della capitale ha bloccato 41.000 persone in nove comunità abitative la scorsa settimana.
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