Influenza, Bassetti: «È una nuova pandemia: a Natale picco e ospedali sotto stress»

Oltre un milione di contagi la settimana scorsa che potrebbero diventare un milione e mezzo la prossima. La crescita inarrestabile del virus dell'influenza potrebbe mettere sotto stress il sistema sanitario

Influenza, Bassetti: «È una pandemia, i numeri fanno paura: prestare attenzione»
Influenza, Bassetti: «È una pandemia, i numeri fanno paura: prestare attenzione»
Martedì 13 Dicembre 2022, 13:57 - Ultimo agg. 15 Dicembre, 10:10
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L'influenza quest'anno fa paura, soprattutto per il la crescita esponenziale e anticipata dei contagi. «Siamo di fronte a una nuova pandemia, i dati degli altri paesi europei sono impressionanti» afferma Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova. In Italia si contano già un milione di contagi (in rapido aumento). E il peggio deve ancora arrivare, perchè il picco è previsto per le settimane di Natale, quando molti medici sono in vacanza: un fatto che potrebbe portare sotto stress il sistema sanitario.

La curva peggiore degli ultimi 50 anni 

Si contano già un milione di contagi in Italia nella settimana appena conclusa, che probabilmente diventeranno 1 milione e mezzo quella successiva vista l'altissima circolazione del virus. «Guardando anche i dati degli altri paesi europei, la curva avanza in maniera verticale, a 90 gradi, è davvero impressionante» spiega il Bassetti. «Sono 50 anni che non vedevamo un'influenza con queste caratteristiche così devastanti.

La suina del 2009 era una crescita rapida, ma non con queste caratteristiche». 

 

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Mentre gli altri anni il picco arrivava tra gennaio e febbraio, «Quest'anno il massimo dei contagi è previsto a Natale, proprio  cui il sistema sanitario è più sguarnito di medici per le feste. È qui che possono arrivare i problemi e le strutture sanitarie potrebbero andare sotto stress» dice Bassetti. L'influenza  «È come una macchina che ormai si è messa in moto» afferma il professore: il virus "contagia" in una prima fase i bambini piccoli, ora il ha un'ampia circolazione anche tra adolescenti ed adulti e per Natale potrebbe arrivare agli anziani e ai più fragili. La situazione insomma è potenzialmente esplosiva, senza contare che l'influenza non è la sola infezione in circolazione: «Pneumococchi, emofili e anche il Covid che rimane come rumore di fondo, un virus comunque contagioso. Siamo in un fiume quasi all'argine e sta continuando a piovere». 

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Come prevenire il contagio 

Per prevenire i contagi è necessario «Rispettare le norme igieniche, lavarsi sempre le mani, e per i più fragili, indossare anche la mascherina nei mezzi pubblici o nei luoghi al chiuso, anche se non assicura al 100% la protezione» spiega Bassetti. E il vaccino anti-influenzale? «Andava fatto prima, perchè richiede almeno due settimane per essere pienamente efficace. Dunque soprattutto per gli anziani si deve fare al più presto per evitre l'ondata di Natale». Il vaccino è una protezione essenziale soprattutto per gli anziani: «Un giovane al massimo starà una settimana a casa, mentre un alto numero di anziani con influenza potrebbe mandare in sofferenza gli ospedali. In Italia solo un fragile su 2 o uno su tre si vaccina contro l'influenza» conclude Bassetti. 

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Farmaci e antibiotici: no alla corsa in farmacia o al Pronto Soccorso

Infine il medico mette in guardia sulle pratiche sbagliate. L'influenza si cura a casa chiarisce «Non è necessario imbottirsi di farmaci e sciroppi, basta consultare il proprio medico e prendere un antipiretico (paracetamolo, ibuprofene) se la febbre sale sopra i 38 e mezzo. L'influenza dura una settimana e deve fare il suo corso» spiega Bassetti. Infine un avvertimento è evitare gli antibiotici se non prescritti dal proprio medico, e così anche le visite al Pronto soccorso: «Si rischia di portare un virus in ospedale, aggravando la situazione».

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