Coronavirus, Robert Gallo: «Non è certa diffusione al Sud, conta anche il fattore climatico»

Coronavirus, Robert Gallo: «Non è certa diffusione al Sud, conta anche il fattore climatico»
Coronavirus, Robert Gallo: «Non è certa diffusione al Sud, conta anche il fattore climatico»
Martedì 10 Marzo 2020, 16:49 - Ultimo agg. 20:13
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Non è certo che il coronavirus si diffonderà anche al Sud Italia. Lo ha detto il virologo americano Robert Gallo che, in un'intervista all'Adnkronos, ha dichiarato: «L'epidemia in corso in Italia non è esattamente come quella che si è verificata in Cina. E non credo sia scontato che il nuovo coronavirus si diffonderà in maniera sostenuta anche al Sud perché, mappamondo alla mano, stiamo notando una diffusione da Est a Ovest e viceversa, piuttosto che da Nord a Sud. Se guardiamo appunto il globo, vediamo che il virus, ad esempio, non si è diffuso in Russia, come nemmeno in Africa. Non sappiamo ancora perché, forse è un fattore legato alle temperature, forse no. Ma è un elemento che ha senso tenere in considerazione». Robert Gallo, fra gli scopritori, negli anni '80, del virus dell'Aids e del primo test per diagnosticare l'Hiv, è oggi direttore dell'Institute of Human Virology presso la University of Maryland (Usa). 

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Gallo, classe 1937, con forza al timone dell'importante struttura di ricerca americana, risponde da Baltimora: «L'estensione dell'epidemia di Covid-19 in Italia è estremamente seria e tutti qui negli Usa ne stanno seguendo con apprensione l'andamento. Ho molti collaboratori che provengono dal Nord del vostro Paese e che sono molto preoccupati, così come lo sono io. È difficile dare consigli, da qui soprattutto, ma penso che le misure decise dal governo non siano di certo una reazione eccessiva. Sono state prese le giuste decisioni. Quello che succederà nei prossimi giorni nel vostro Paese - evidenzia - dipenderà dalla risposta delle persone».

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«Spero che gli italiani ascolteranno i consigli del governo. Ma è molto difficile fare previsioni - aggiunge Gallo - Quello che posso dire è che come virologi, scambiando opinioni anche con colleghi epidemiologi, abbiamo notato che il virus si sta spostando all'interno di latitudini massime che hanno per ora escluso, per esempio, Russia e Africa, mentre sono toccati Paesi più o meno "paralleli" come Cina, Corea, Iran, Giappone (dove non si è diffuso al Sud), Italia». «E guardiamo con interesse la risposta del vostro Paese perché avete un'epidemia diversa dalla Cina, con una mortalità che è più alta: si dovrà verificare come mai», conclude.

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