Covid, i contagi crescono ma in modo costante. L'esperto: non era mai successo dall'inizio della pandemia, segnale positivo

Il maggior numero effetto dell'aumento di test per la corsa al green pass, i tamponi a scuola e l'influenza stagionale

Covid, i contagi crescono ma in modo costante. L'esperto: non era mai successo, segnale positivo
Covid, i contagi crescono ma in modo costante. L'esperto: non era mai successo, segnale positivo
Domenica 5 Dicembre 2021, 16:43 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 12:01
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I contagi crescono, ma da un paio di settimane in modo costante. Ed è una condizione che non si era mai vista dall'inizio della pandemia. Segnale più che incoraggiante, secondo Cesare Cislaghi, già presidente dell'Associazione italiana di epidemiologia. Parlando all'Ansa, l'esperto ha sottolineato come da 15 giorni i contagi da Covid in Italia «crescono ormai in maniera costante» con un indice di sviluppo medio giornaliero di 3,5% (25% settimanale) e da inizio pandemia «non si era mai vista una situazione così costante nel suo sviluppo», mentre - ed è un segnale incoraggiante - rispetto alla crescita dei contagi si è distaccata la proporzione relativa a terapie intensive e decessi, «che crescono ma molto meno» per il fatto che tra i contagi ci sono anche diversi vaccinati che poi raramente hanno sviluppato la malattia grave. Con questo andamento della curva pandemica, aggiunge Cislaghi, «non si possono assolutamente fare previsioni di picco».

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L'effetto benefico del green pass

I contagi, precisa poi l'esperto «hanno ricominciato a risalire il 15 ottobre, per via di un massiccio ricorso ai test dovuto anche all'introduzione del Green pass, ai tamponi in età scolare e al fatto che con i primi sintomi influenzali sono aumentati i test, e in questi casi più di un aumento di contagi inizialmente è stato un aumento di diagnosi di positivi prima non identificati.

Da allora i contagi sono cresciuti ed ora da 15 giorni i nuovi casi però continuano a crescere con regolarità».

Omicron e i dati statistici

Dopo l'ondata di contagi registrati per i test da Green pass, «adesso assistiamo - spiega Cislaghi - a un aumento di nuovi contagi 'veri', e la ragione non è certo più nella crescita dei tamponi. Può sembrare anche che ci siano più nuovi positivi tra i vaccinati (la cui immunità al contagio non è totale) che tra i non vaccinati, ma i primi sono 45 milioni ed i secondi solo un sesto, 7,5 milioni». Per quanto riguarda poi la variante Omicron, anche se dovessero salirne i casi di qualche misura in questa prima fase «non cambierebbero subito la statistica».

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