Covid, contagi e ricoveri in aumento: Omicron 5 prevalente. I virologi: «Sarà un autunno difficile»

Pregliasco definisce «inquietante ciò che si sta vedendo in Inghilterra, con un 30% in più di casi, ma anche quello che stiamo osservando noi in Italia»

Covid, aumentano contagi e ricoveri: Omicron 5 prevalente. I virologi: «Sarà un autunno difficile»
Covid, aumentano contagi e ricoveri: Omicron 5 prevalente. I virologi: «Sarà un autunno difficile»
Mercoledì 28 Settembre 2022, 21:26 - Ultimo agg. 30 Settembre, 08:42
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Tornano a salire i casi di contagio da Covid. In due giorni sono cresciuti nettamente: siamo passati da 36mila a 54mila positivi. È aumentato anche il numero dei ricoverati, ma i dati per il momento non sono allarmanti. A preoccupare, invece, è la curva dei contagi, considerando che da sabato le mascherine non saranno più obbligatorie sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie. A diffondersi sempre più velocemente è Omicron 5: l’Istituto superiore di sanità ha sottolineato che è la sottovariante che circola di più.

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Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano, definisce «inquietante ciò che si sta vedendo in Inghilterra, con un 30% in più di casi, ma anche quello che stiamo osservando noi in Italia». È ufficialmente iniziato il rialzo dei contagi atteso nella stagione autunnale.

Pregliasco sottolinea che «la possibilità è che, nell’arco di alcune settimane, si possa arrivare a 60mila casi al giorno di infezioni, e forse più».

 

Fare previsioni, però, è difficile: «Non è facile stabilire come sarà il prossimo futuro, perché molto dipenderà dall’insorgenza o meno di nuove varianti - prosegue il virologo - Purtroppo però anche Omicron sta mostrando i suoi effetti e sicuramente sarà un inverno impegnativo». Un dato che sembra certo è che ci sarà un mix di Covid e di influenza. «Quello che serve è una pianificazione di scenari differenti, di misure progressive da adottare in base all’andamento epidemiologico», ha sottolineato il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano. Poi, ha avvertito: «Non è finita. Ma possiamo farcela». L’invito è a «sfruttare al meglio la vaccinazione: non obbligatoria, non universale, ma mirata ai soggetti a rischio. Sarà l’elemento fondamentale».

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