Epatite acuta, in Spagna segnalati 13 casi. Il Ministero: «Situazione monitorata»

Ministero, sinora non riscontrato incremento allarmante

Epatite acuta, in Spagna segnalati 13 casi. «Il Ministero situazione monitorata »
Epatite acuta, in Spagna segnalati 13 casi. «Il Ministero situazione monitorata​»
Venerdì 22 Aprile 2022, 21:09 - Ultimo agg. 26 Aprile, 16:50
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In Spagna salgono a 13 i casi di epatite acuta di origine sconosciuta che colpisce minorenni, e in particolare i bimbi sotto i 10 anni. Lo rende noto l'ultimo documento del Centro di coordinamento delle allerte ed emergenze sanitarie del ministero della Salute. Di questi, 8 casi sono considerati confermati in quanto riguardano bimbi di età uguale o inferiore ai 10 anni, mentre 5 sono stati classificati come probabili perché si riferiscono a persone di età compresa tra gli 11 e i 16 anni.

Secondo il Ministero però non ci sono motivi di allarme, anche se la situazione viene costantemente monitorata.

Al momento il numero di casi è tuttavia «inferiore a quanto ci si aspetterebbe nei primi 4  mesi dell'anno». 

In Italia sono stati segnalati 17 casi sospetti

In Italia sono stati segnalati 17 casi sospetti secondo i risultati preliminari della survey della Società di epatologia pediatrica (Sigenp) che si è svolta in 41 centri italiani. Il sondaggio ha coinvolto diversi centri di primo livello e 5 in cui si svolgono anche trapianti di fegato pediatrici, Roma, Torino, Palermo, Padova e Bergamo. Inoltre è stato segnalato un caso grave, un bimbo di 3 anni a Prato è stato portato in ospedale e successivamente ricoverato al Bambino Gesù di Roma. «Il bambino è arrivato con una crisi respiratoria e dolore all'addome: è stato ricoverato la sera di mercoledì ed è peggiorato in modo improvviso il giovedì mattina. Non aveva sintomi riconducibili all' epatite. È dalle analisi al fegato che che si è poi capito che poteva trattarsi di un caso sospetto di epatite acuta pediatrica», ha spiegato Pier Luigi Vasarri, il primario di pediatria dell'ospedale Santo Stefano di Prato che ha avuto in cura il bambino poi trasferito al Meyer e quindi a Roma al Bambin Gesù. Il piccolo, di origine straniera, ha tre anni e vive a Prato con la famiglia. Tra gli accertamenti anche quelli per il Covid: il piccolo è risultato negativo ma aveva gli anticorpi alti. Non avendo fatto il vaccino i medici hanno dedotto che possa aver contratto il virus in precedenza. Ora il bambino è stabile e per le sue condizioni al momento è stata esclusa la necessità del trapianto di fegato. Al momento la causa di queste epatiti rimane sconosciuta. 

La circolare del Ministero della Salute 

Ogni anno ci sono casi di epatiti la cui origine non è nota ma è la frequenza di queste segnalazioni che ha fatto scattare l'allerta. Il ministero della Salute ha inviato una circolare
informativa alle Regioni dal 14 aprile che ha elevato il livello di attenzione, in tutta Italia. Alle strutture sanitarie è stato chiesto di segnalare i casi di bambini che presentano
epatite acuta, con esclusione di diagnosi di epatite da A a E. 

I sintomi 

Fra i sintomi più comuni dell'epatite acuta c'è l'ingiallimento della pelle e della sclera degli occhi, dolore nella parte alta destra dell'addome, nausea e vomito. I casi segnalati in Italia, ha spiegato Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, sono ora tutti sotto esame. 

Patologia di origine sconosciuta 

Un'origine infettiva è ritenuta al momento come la più probabile ma i casi non sono legati a epatiti virali note, come A,B,C,E. Tra le ipotesi in corso di verifica vi è quella di un
legame con il Covid-19 o con altre forme di infezioni virali, come quella da adenovirus, visto che entrambi i virus sono stati riscontrati in alcuni dei piccoli pazienti. Nessun collegamento è stato trovato con il vaccino Covid-19 e anche il bimbo di Prato non era stato sottoposto all'immunizzazione. Oltre alle indagini svolte dalle reti nazionali sono in corso anche quelle condotte dall'Ecdc e dall'Oms

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