Long Covid, i 62 sintomi riscontrabili a tre mesi dalla malattia: dalla calvizie al calo della libido

Lo studio ha analizzato più di 2 milioni di casi

Long Covid: perdita di capelli e calo del desiderio tra i sintomi
Long Covid: perdita di capelli e calo del desiderio tra i sintomi
Lunedì 25 Luglio 2022, 17:13 - Ultimo agg. 17:22
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Uno studio coordinato dall'Università di Birmingham, e pubblicato su Nature Medicine, ha contato 62 sintomi associati al Long Covid fino a 12 settimane dall'infezione. Tra questi anche perdita di capelli e calo del desiderio sessuale. Lo studio ha analizzato 2,4 milioni di cartelle cliniche elettroniche di cittadini, nel Regno Unito. I dati dei pazienti riguardano il periodo temporale compreso tra gennaio 2020 e aprile 2021. Le persone prese in esame sono state divise in due gruppi: uno di 486.149 individui, contagiati da poco con il SarsCoV2 e l'altro di 1,9 milioni di persone che, non indicavano infezione da Coronavirus.

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Lo studio

Con un focus sui pazienti che non erano stati ricoverati, il team di ricercatori è stato in grado di identificare tre categorie di sintomi distinti, segnalati da persone con problemi di salute persistenti dopo l'infezione. Sintomi respiratori, quelli riguardanti la salute mentale, e problemi cognitivi, sono stati i più riscontrati, ma ce ne sono molti altri. Per un totale di 62 disturbi ricorrenti.

I sintomi più comunemente riscontrati includevano perdita dell'olfatto, mancanza di respiro, dolore toracico e febbre. 

 

I ricercatori hanno tuttavia rilevato una frequenza significativa di casi di amnesia, aprassia (incapacità di eseguire movimenti o comandi), incontinenza intestinale, disfunzione erettile, allucinazioni, gonfiore degli arti. Poi anche, perdita di capelli e calo della libido. Questi ovviamente rappresentano i casi più rari.

Oltre a identificare una serie più ampia di sintomi, il team di ricerca ha individuato gruppi demografici e stili di vita che espongono le persone a un maggior rischio di sviluppare il long-Covid. Lo studio suggerisce che, da questo punto di vista sono più esposti le donne e, i giovani di ambo i sessi. Insieme a coloro che appartengono a un gruppo etnico o fasce più svantaggiate dal punto di vista socioeconomico, questo perché limitati nell'accedere a un tipo di cure più efficaci. Fumo, sovrappeso e obesità, insieme alla presenza di patologie pre-esistenti, sono stati associati alla segnalazione dei sintomi persistenti.

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