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Frutta secca, fonte di sali minerali e grassi buoni.Ma fa ingrassare? Ecco le differenze tra quella a guscio e quella polposa

di Valentina Arcovio
Articolo riservato agli abbonati
Giovedì 10 Novembre 2022, 06:00 - Ultimo agg. : 25 Febbraio, 00:30
4 Minuti di Lettura

 Da un lato c'è quella definita a «guscio» e comprende noci, nocciole, mandorle, pinoli, arachidi, pistacchi, castagne, noci di cocco.

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Dall'altro c'è quella chiamata «polposa» e comprende ad esempio fichi, datteri, albicocche, prugne, uva passa. La frutta secca si presenta in una varietà di forme, sapori e soprattutto di sostanze benefiche per la nostra salute. La frutta secca a guscio è ricca di grassi «buoni» che aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Questi frutti hanno poca acqua, pochi zuccheri e una buona quantità di proteine. Inoltre sono molto ricchi di vitamina B ed E, di cui sono note le proprietà antiossidanti; e di sali minerali come magnesio, potassio, ferro, rame, fosforo e calcio e di fibre. Studi scientifici hanno dimostrato che il consumo di frutta secca a guscio rientra nel corretto e sano regime dietetico, soprattutto dei vegetariani, dei vegani e degli sportivi. Le arachidi, ad esempio, sono ideali per chi fa sport perché contengono carboidrati e sono perfette da mangiare prima di un allenamento intenso Il pistacchio invece è ricco di ferro e stimola la serotonina, donando buonumore a chi lo mangia, mentre le noci sono in grado di prevenire i disturbi cardiovascolari. Anche le mandorle hanno una loro proprietà unica, perché sono ricche di vitamine che permettono di combattere la stitichezza, mentre i pinoli sono ricchi di proteine vegetali e validi sostituti della carne in una dieta vegetariana o vegana. La frutta secca è anche un utilissimo trattamento «beauty» tanto che viene utilizzata anche sotto forma di oli e cremi per la pelle e i capelli. La frutta secca polposa, invece, si caratterizza per l’alto contenuto di zuccheri e di fibre, e per quello bassissimo, se non del tutto assente, di grassi. Essi sono anche ricchi di sali minerali e vitamine. In particolare, i datteri sono una buona fonte di magnesio, potassio, fosforo e vitamine; l’albicocca fornisce fibre, magnesio, potassio, calcio, fosforo e carotene; l’uva passa è invece ricchissima di potassio, fosforo, magnesio, calcio, fluoro, di fibre e di vitamina E; i fichi secchi contengono discrete quantità di vitamine e sali minerali e hanno proprietà antinfiammatorie e lassative; le prugne secche contengono fibre, sali minerali e possiedono alte concentrazioni di vitamina A e betacarotene, sostanze antiossidanti. Le prugne sono, inoltre, energetiche, disintossicanti, depurative e aiutano la funzionalità intestinale. Tuttavia, nonostante i numerosi effetti benefici legati alla frutta secca, sono molti i falsi miti che circolano su di essa e questo, in alcuni casi, può determinarne un «cattivo» consumo.

VERO O FALSO?

Meglio non consumarla la sera Vero. Vista la sua ricchezza di sostanze nutritive, la frutta secca andrebbe consumata in quantità moderata e lontano dai pasti principali. Andrebbe evitata soprattutto la sera a fine pasto poiché appesantisce la digestione. Va bene invece a colazione e come spuntino.

Noci e mandorle sono un ottimo antirughe Vero. «Noci e mandorle sono ricche di oli e vitamine che hanno effetti protettivi contro l'invecchiamento», spiega la dermatologa Nicoletta Bernardini. »In particolare l’acido linoleico ha un decisivo effetto antirughe e le noci ricche di omega 3 mantengono la pelle idratata».

Mandorle, nocciole e noci fanno bene alla fertilità maschile Vero. «Studi scientifici dimostrano che alcuni tipi di frutta secca migliorano la qualità del liquido seminale negli uomini - spiega Luigi Montano, presidente della Società italiana di riproduzione umana - grazie all'alto contenuto di omega-3, vitamine, selenio, zinco e folati».

Le mandorle sono più salutari se mangiate con la buccia Vero. Oltre ad avere un sapore migliore, le mandorle con la buccia sono anche più sane per il maggior contenuto di fibre e antiossidanti. Inoltre, il consumo di frutta secca con guscio è preferibile perché facilita il controllo delle porzioni.

La frutta secca aumenta la sensazione di sazietà Vero. Come molti cibi ricchi di fibre e proteine, la frutta secca aumenta la sazietà, aiutando così a mangiare di meno. Non a caso, l’aggiunta di frutta secca alla dieta è stata più volte collegata alla riduzione della fame e a un prolungato senso di sazietà

La frutta secca può essere consumata in grandi quantità Falso. Non si deve eccedere. Generalmente le dosi di frutta secca consigliate sono di circa 30 o 40 grammi al giorno per gli sportivi e di 15 grammi, che corrispondono a circa 12 mandorle o a tre o quattro noci, per chi conduce uno stile di vita normale o sedentari.

La frutta secca andrebbe evitata da chi soffre di diabete Falso. «In quantità moderata, come ad esempio 3-4 noci o mandorle, può essere consumata anche di soffre di diabete», dice Eugenia Disoteo dell'Associazione medici endocrinologi (Ame). «Visto l'alto contenuto di calorie, non bisogna comunque eccedere», aggiunge.

Non va data ai bambini per il rischio allergie Falso. Non ci sono motivi scientifici per cui i bambini dovrebbero evitare di consumare la frutta secca. Specialmente se la mamma l’ha sempre consumata durante gravidanza e allattamento. Tuttavia è bene aspettare i 3 anni per il rischio soffocamento.

La frutta secca fa ingrassare Falso. Anche se molti lo temono per il suo alto contenuto di calorie e lipidi, non ci sono evidenze scientifiche che colleghino il consumo di frutta secca a un aumento di peso. Anzi, se consumata moderatamente previene nel tempo sovrappeso e obesità.

La frutta secca fa male all'intestino Falso. Al contrario, la frutta secca, e in particolare noci e mandorle, avrebbero effetti molto positivi sul microbioma intestinale, cioè l’insieme dei microrganismi che vivono nell’intestino. Non andrebbe quindi evitata da chi ha problemi di digestione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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