E ora, a pochi giorni dalla fine dell’estate, ci si ritrova a fare i conti con un paradosso: al momento della partenza per le ferie sembravano esaurite tutte le energie e, adesso, dopo il relax si è sopraffatti da un’inesauribile stanchezza. Quello che va fatto, dunque, è cercare ogni possibile strategia per ritrovare le forze necessarie ad affrontare la ripresa e il cambio di stagione. Appoggiandosi ad una strategia capace di battere la spossatezza. I sali minerali, le vitamine e gli integratori naturali possono diventare alleati dell’alimentazione quotidiana. Il magnesio, per esempio, ha un ruolo importante nella produzione di energia e di riequilibrio del sistema nervoso.
La melatonina aiuta a rimettere in sesto il nostro orologio biologico (sarà più semplice addormentarsi). Alcuni integratori multivitaminici sono espressamente energetici, perché contengono delle sostanze in grado di fornire energia immediata. Il ginseng è un estratto naturale con proprietà toniche e in grado di aumentare la resistenza allo stress psicofisico; la carnitina aumenta il metabolismo energetico; il guaranà è una fonte di caffeina, eccitante e stimolante del sistema nervoso centrale; la pappa reale contrasta la stanchezza fisica, lo stress mentale e facilita la memoria; la arginina è un amminoacido essenziale per la crescita e il recupero muscolare. Per combattere la stanchezza, non basta mangiare alimenti ricchi di calorie. Servono alimenti che siano anche ricchi di nutrienti. Il cosiddetto junk food (alcune preparazioni da fastfood, bevande zuccherate, caramelle, snack) è molto ricco di calorie, ma povero di micronutrienti (vitamine, sali minerali).
Attenzione all’etichetta. Qualche consiglio oltre il menù solito. Consumare cereali integrali permette di assumere molti dei nutrienti contenuti nel chicco intero.
Ma è lungo l’elenco delle funzioni del nostro organismo per le quali l’acqua è indispensabile: dal permettere il trasporto di ossigeno e nutrienti alle cellule all’eliminare le scorie metaboliche, dal trasformare il cibo in energia a lubrificare le articolazioni. Anche il consumo del caffè potrebbe richiedere un cambiamento di abitudini: diminuire il numero delle tazzine quando ci si sente più stanchi. Durante la giornata capita di bere parecchi caffè, per molti è una vera e propria spinta di energia. Ma, in tanti casi, può avvenire l’effetto contrario. La caffeina, infatti, può impedire che l’organismo rilasci l’adenosina, un neurotrasmettitore che ci induce ad avere sonno. Esauriti gli effetti stimolanti la presenza di un accumulo di adenosina libera induce, appunto, la stanchezza. La caffeina ha anche un effetto diuretico. Questo porta a una perdita di liquidi, a una possibile disidratazione con conseguente debolezza. Anche l’aggiunta di zucchero può causare stanchezza nei 90 minuti successivi. Gli zuccheri vengono elaborati molto più velocemente rispetto alla caffeina e, dopo un picco glicemico e un alto livello di energia, l’organismo termina le sostanze da consumare.