Tenere sempre d’occhio i nei con forma e colore sospetti. Quelli troppo scuri, dai contorni frastagliati o dalle dimensioni che variano nel tempo. Ma non solo: per una efficace prevenzione dei tumori della pelle si dovrebbe sempre tenere conto dell’esistenza di altre forme maligne di neoplasia cutanea, come il carcinoma squamocellulare. Rappresenta il 25% delle neoplasie cutanee non-melanoma e, dopo il carcinoma basocellulare (quello che ha colpito l’attore Hugh Jackman, che si è reso testimonial dell’importanza di sottoporsi a controlli dermatologici regolari), è il secondo per frequenza, e il primo per mortalità nel nostro Paese. Si contano circa 19.000 casi l’anno, anche se l’assenza di un registro italiano sulla malattia rende difficile stimare un dato preciso.
Certo è che l’incidenza della patologia è in progressiva crescita. «Il motivo è che gli italiani stentano ancora a recepire le buone norme con cui difendersi dai raggi solari, in primis l’uso costante della crema solare», spiega Ketty Peris, ordinario di Dermatologia e venereologia all’Università Cattolica di Roma e presidente della Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie sessualmente trasmesse.
LE CAUSE
Il carcinoma squamocellulare cutaneo si forma a causa della proliferazione incontrollata dei cheratinociti, le cellule che si trovano in grande quantità nello strato squamoso dell’epidermide. «Ha una serie di manifestazioni diverse – aggiunge Peris – come un’ulcera o un’escoriazione, o un nodulo rosso con una crosta centrale, che può sanguinare spontaneamente o in seguito a grattamento».
L’INTERVENTO
Parliamo di una forma tumorale legata all’esposizione prolungata e costante ai raggi solari. Nella maggioranza dei casi le sedi coinvolte sono volto, collo, cuoio capelluto nelle persone calve, orecchie e avambracci. Se individuato prontamente, l’asportazione chirurgica del carcinoma è risolutiva nel 95% dei pazienti. In caso contrario, la lesione può raggiungere dimensioni troppo ampie per la chirurgia, e portare a metastasi.
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