Neoplasie, la mossa della Ue: abbassare l'età e aggiungere altri controlli. Anche per gli uomini

Neoplasie, la mossa della Ue: abbassare l'età e aggiungere altri controlli. Anche per gli uomini
di Gabriele Rosana
Giovedì 13 Ottobre 2022, 06:00 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 16:57
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Screening tumorali per tempo e per più persone.

La Commissione europea ha presentato ai governi dei Ventisette le sue linee guida sugli esami necessari a una diagnosi precoce del cancro: l’obiettivo del piano - che rientra tra i pilastri della nuova strategia Ue di lotta contro i tumori, lo “Europe’s Beating Cancer Plan”- è ampliare la platea estendendo l’età di riferimento per gli screening già in uso e rendendo strutturali i test per tre nuove tipologie di cancro (polmoni, prostata e stomaco). E facendo anche leva su fondi Ue dedicati (a cominciare dai 38,5 milioni tra le risorse salute del Recovery Plan, per continuare con i 60 milioni del programma Ue per la ricerca).

IL FINE

Bruxelles punta a uniformare le prassi mediche tra i Ventisette e rivede così le ultime indicazioni europee in materia di prevenzione, che risalgono al 2003: da allora ricerca e diagnostica hanno fatto passi avanti, «dobbiamo agire tempestivamente e colmare le lacune create dall’impatto della pandemia nelle cure oncologiche», ha precisato la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides. Entro il 2025, al 90% delle persone a rischio cancro al seno, alla cervice dell’utero e al colon-retto dovrà essere offerto accesso allo screening, è l’impegno della Commissione - che in materia sanitaria lavora a stretto contatto con le autorità nazionali -, mentre occorrerà ampliare il ricorso alla diagnosi precoce pure per il tumore ai polmoni, alla prostata e, in determinati casi, gastrico.

Per farlo, Bruxelles estende il gruppo anagrafico destinatario della mammografia per il carcinoma della mammella - che passa dall’attuale fascia 50-69 anni a tutte le donne di età compresa tra i 45 e i 74 (mossa che era stata già anticipata da alcune regioni italiane) -, raccomanda che siano effettuati Pap-test e test Hpv per il papillomavirus umano nelle donne tra i 30 e i 65 anni in media ogni cinque anni (e tenendo conto dello stato vaccinale di ciascuna) per prevenire il tumore alla cervice uterina e infine invita a utilizzare test di triage immunochimico fecale (al posto dell’esame del sangue occulto) per la prevenzione del cancro del colon-retto nella popolazione 50-74 anni (contro l’attuale forchetta 50-69), così da determinare la necessità di un’eventuale endoscopia o colonoscopia.

ALLARGAMENTO

Ma l’esecutivo Ue va oltre e aggiunge pure ulteriori esami mirati nel suo decalogo sulla prevenzione tumorale: viene raccomandato il test per il carcinoma polmonare nei forti fumatori (circa 20 sigarette al giorno) e negli ex fumatori (che hanno smesso negli ultimi 15 anni) tra i 50 e i 75 anni, quello per il cancro alla prostata negli uomini fino a 70 anni (in prima battuta sulla base dell’analisi dell’antigene prostatico specifico con un semplice prelievo del sangue, e quindi, in un secondo momento, con la risonanza magnetica) e infine lo screening dell’Helicobacter pylori, responsabile di ulcere e gastriti, e la sorveglianza delle lesioni precancerose dello stomaco limitatamente a quei luoghi che presentano tassi di incidenza e di mortalità elevati per il tumore gastrico. «Secondo le stime, nel 2020 è stato diagnosticato un cancro a 2,7 milioni di persone che vivono nell’Ue, e oltre 1,3 milioni hanno perso la vita a causa di questa malattia - ha detto la commissaria Kyriakides -. Con queste raccomandazioni, il programma europeo di screening garantirà la copertura di tumori che, messi insieme, rappresentano quasi il 55% di tutti i nuovi casi diagnosticati ogni anno nell’Ue». Per monitorare i progressi, i Paesi Ue dovranno inserire regolarmente le informazioni sugli esami in un database comune.

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