Medicina estetica, l'esfoliazione per rigenerare la pelle. I consigli della dermatologa

Medicina estetica, l'esfoliazione per rigenerare la pelle. I consigli della dermatologa
di Barbara Di Chiara
Giovedì 13 Ottobre 2022, 06:00 - Ultimo agg. 08:32
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Scrub, gommage o, all’italiana, esfoliazione.

Tanti termini per indicare un trattamento che non può mancare nella beauty routine autunnale di donne e uomini che desiderano una pelle morbida e luminosa. Ma a cosa serve lo scrub? Spiega Elisabetta Fulgione, dermatologa dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e tesoriere della Società italiana di medicina estetica: «La nostra pelle è un organo dinamico in continuo rinnovamento. Ogni giorno dalla parte più superficiale dell’epidermide, lo strato corneo, vengono eliminate, mediante un processo fisiologico, numerose cellule e in circa 28 giorni si verifica un ricambio cellulare completo. Lo scrub è un trattamento esfoliante che, grazie a un’azione di tipo soprattutto meccanico, agisce sullo strato più superficiale della cute e ne permette una più veloce rigenerazione, consentendo un miglioramento della texture cutanea». Largo all’esfoliazione, dunque, per rendere la pelle più morbida e accelerarne i processi di rigenerazione, ottenendo nel contempo una detersione più profonda. Inoltre è utile in caso di macchie o impurità. «In associazione con terapie dermatologiche e medico estetiche – spiega la specialista – lo scrub è indicato per migliorare l’aspetto della pelle impura, le imperfezioni cutanee e per ridurre le iperpigmentazioni, consentendo alla cute del viso di acquisire una maggiore luminosità».

I TEMPI

Ogni quanto effettuare un peeling? «La frequenza dipende da molti fattori, come il tipo di pelle o l’età.

Negli anni, infatti il turnover cellulare si rallenta e deve essere stimolato con queste tecniche di esfoliazione. È sempre consigliabile non esagerare e utilizzarlo non più di due volte al mese». Chi ha problemi come acne, psoriasi o pelle sensibile si domanda spesso se è opportuno ricorrere all’esfoliazione. «Tra le indicazioni degli scrub – indica Fulgione – c’è sicuramente anche una pelle seborroica o con acne comedonica. Nel caso di pelle sensibile e/o psoriasica, il consulto con uno specialista dermatologo è essenziale. In queste situazioni particolari, infatti, andrebbe evitato in generale lo sfregamento della cute per non indurre riacutizzazioni. All’origine della psoriasi, come è noto, c’è un problema del sistema immunitario, ma alcuni fattori scatenanti – come sfregare le lesioni, grattarsi, usare spugne/guanti/scrub abrasivi – possono peggiorare i sintomi. Evitando questi fattori, si può ridurre la frequenza e la severità delle riacutizzazioni».

NO FAI DA TE

Olio di mandorle dolci, o di karitè, o di cocco, mixati con zucchero di canna o sale. Sono le ricette più comuni di scrub fai da te. Sia per la donna che per l’uomo. Ma la dermatologa avverte: «Troppo spesso questi composti che si possono miscelare in casa, basati sul mix di una parte esfoliante in granuli con una fluida che fa da vettore possono provocare irritazioni o rossori e per questo motivo gli specialisti ne sconsigliano, generalmente, l’utilizzo. Io penso che si possano utilizzare magari facendo una prova sulla propria pelle, testandone la reazione. E mai utilizzando troppa pressione o uno sfregamento eccessivo nello stesso punto».

IL CORPO

Lo scrub può essere utilizzato sia per migliorare l’aspetto del viso che quello del corpo. Naturalmente nei prodotti per il viso sono utilizzati granuli molto piccoli per svolgere un’azione più soft, mentre per la pelle del corpo si possono scegliere prodotti con grana più grossa, che esercitano un’azione più decisa di rimozione delle cellule cornee superficiali. Le zone dove insistere sono: gomiti, ginocchia e schiena. Ricordarsi di risciacquare abbondantemente e di idratare a dovere. L’azione esfoliante dello scrub è fondamentale a fine estate, quando la pelle è molto più secca del solito. Infatti, permette di togliere la pelle morta, ovvero la classica “spellatura” post abbronzatura, responsabile di antiestetiche macchie.

IL PEELING

Generalmente uno scrub si presenta come un prodotto in crema o in gel che va applicato sulla pelle umida, massaggiato e risciacquato. L’agente levigante è scelto sulla base del grado di esfoliazione che si desidera. «Va distinto dai peeling – evidenzia l’esperta – perché, contrariamente a questi ultimi, la sua azione si basa principalmente su un processo di tipo meccanico e non chimico: i peeling sfruttano l’azione di sostanze cheratolitiche che agiscono sull’epidermide chimicamente attraverso le proprietà di alcuni acidi o enzimi. Mentre gli scrub sono legati alla nostra azione manuale di sfregamento delle sostanze granulose, normalmente di origine vegetale, in esso contenute».

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