Astrazeneca, Speranza: «No sotto i 60 anni, messaggio chiaro. Mix vaccini incoraggiante»

Astrazeneca, Speranza: «No sotto i 60 anni, messaggio chiaro»
Astrazeneca, Speranza: «No sotto i 60 anni, messaggio chiaro»
Domenica 13 Giugno 2021, 12:33 - Ultimo agg. 14:30
4 Minuti di Lettura

Il vaccino anti Covid AstraZeneca non deve essere somministrato alle persone che hanno meno di 60 anni. «Il messaggio è chiaro», sottolinea il ministro della Salute Roberto Speranza che sta facendo il punto con i giornalisti al ministero. La confusione generata nelle ultime ore ha reso necessaria questa precisazione da parte del ministro.

«Abbiamo un messaggio chiaro su AstraZeneca, cioè evitare l'uso sotto i 60 anni e questo vale sia per la prima sia per la seconda dose e per questo per la seconda dose si useranno vaccini mRNA.

Questa è una posizione chiara, netta delle nostre autorità e chiediamo alle autorità regionali di allinearsi ai piani nelle prossime settimane», queste sono le parole di Speranza.

Ora le regioni devono adeguarsi a questa nuova direttiva su AstraZeneca. «In questo momenti ci sono indicazioni che limitano l'uso di AstraZeneca e noi le abbiamo assunte in modo perentorio, quindi AstraZeneca in Italia sarà ancora utilizzato ma è chiaro che c'è una limitazione di utilizzo, poi c'è una discussione a livello europeo sugli acquisti per prossimi anni e c'è un orientamento verso i vaccini a mRNA», ha spiegato Speranza. 

«La vaccinazione eterologa è già utilizzata da paesi importanti come la Germania da diverse settimane e i risultati sono incoraggianti. Vi sono alcuni studi che testimoniano come la risposta immunitaria sia addirittura migliore di quella con due dosi dello stesso vaccino», ha detto il ministro.

Mix vaccini, la seconda dose diversa dalla prima è efficace e sicura? Le risposte degli esperti

Il Cts ha deciso all'unanimità - «Il Cts ha lavorato molti giorni su come proseguire questa campagna di vaccinazione. Lo ha fatto in stretta connessione con il Ministero della Salute da un lato e con l'Aifa, in costante raccordo anche con Ema. Le nuove indicazioni che sono state presentate dal Cts, e già state inoltrare alle Regioni, sono state decise all'unanimità dopo un confronto importante anche con Aifa, che è stata parte integrante del processo decisionale, con la partecipazione sia del direttore Magrini sia del direttore Palù», ha detto Speranza.

Un italiano su due immunizzato con prima dose - «Domani è un giorno importante per il nostro paese perchè arriveremo a due terzi degli italiani che saranno in zona bianca. Questo testimonia il positivo andamento della campagna di vaccinazione: siamo a 42 milioni ormai di dosi somministrate con un italiano su due che ha avuto la prima dose. Dobbiamo insistere su questo terreno e continuare con ogni energia la campagna di vaccinazione che è l'arma vera per provare ad aprire una fase diversa», ha spiegato il ministro.

Mix vaccini, prime proteste negli hub e sui social: «Perché vietare AstraZeneca?»

AstraZeneca, ecco cosa accadrà per la seconda dose

«Vorrei riaffermare che la campagna di vaccinzione è l'arma che abbiamo per chiudere questa fase. Domani due terzi del paese sarà in zona bianca e questo ci consente di guardare con fiducia e molte altre regioni potranno andare in zona bianca con questi dati». 

Mariastella Gelmini: «Tamponi gratuiti per favorire il turismo»

«La campagna stava andando bene, questa decisione su Astrazeneca cambia le carte in tavola. C'era aumento forte della protezione fra i cittadini e questo si vedeva direttamente con il calo della mortalità. In questa pandemia c'è bisogno di un'unica catena di comando: se frammenti la comunicazione più i cittadini sono confusi, invece è necessario essere molto chiari: prendere delle decisioni basate sull'evidenza scientifica e comunicarle con coerenza e con chiarezza». Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere scientifico del Ministro della Salute Speranza a Rtl 102.5 nel programma Non Stop News. 

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA