Coronavirus, Istituto di sanità: nessun test validato per gli animali

Coronavirus, Istituto di sanità: nessun test validato per gli animali
Venerdì 10 Aprile 2020, 18:49
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«Nessun test diagnostico per Covid-19 ha avuto una formale validazione per essere utilizzato negli animali. E' necessaria cautela: non è ragionevole che qualsiasi laboratorio, con qualsiasi sistema non validato, possa emettere una diagnosi che ha un impatto, anche a livello mediatico sulla popolazione, così importante». A parlare, durante la trasmissione Tutta Salute su Rai Tre è Umberto Agrini, direttore del Dipartimento Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica veterinaria dell'Istituto Superiore di Sanità. (Iss).

Per l'attività diagnostica sugli animali, aggiunge, occorre 
«una cornice di regole attraverso test rigorosi». Quanto alla preoccupazione che i pet possano trasmettere la malattia, nessuno del milione e mezzo di casi registrati di Covid-19 nell'uomo fino ad oggi è dovuto ad animali. «Ma dobbiamo stare attenti a che la situazione non evolva in modo imprevedibile, perché i virus, per loro natura, cercano continuamente nuovi territori da conquistare».

Ad oggi sono stati contati pochissimi casi di pochissimi casi di Covid negli animali: due cani, due gatti e un piccolo cluster di tigri nello zoo del Bronx, a New York.
Sembrerebbe che i felini, siano in generale più suscettibili alla malattia respiratoria mentre i cani hanno presentato infezione senza malattia. Gli animali domestici, nel caso in cui il padrone sia positivo al contagio,
«vanno comunque protetti spiega ancora l'esperto - adottando le stesse misure che adottiamo rispetto agli altri componenti del nucleo familiare». E, per pulirne le zampe dopo una passeggiata, no alla candeggina perché potrebbero ingerirla leccandosi.
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