Covid, allo Spallanzani parte lo studio per le cure a casa con interferone beta

Covid, allo Spallanzani parte lo studio per le cure a casa con interferone beta
Martedì 30 Marzo 2021, 15:11
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Al via uno studio con Interferone beta per la cura a domicilio di 60 pazienti Covid paucisintomatici over 65. Lo studio, che ha ottenuto l'approvazione dell'Aifa, è stato promosso dall'Istituto di farmacologia traslazionale (Ift) del Cnr, disegnato in collaborazione con l'Istituto superiore di Sanità, ed è ora pronto ad arruolare pazienti sul territorio romano. La sperimentazione sarà svolta dall'Istituto nazionale per le malattie infettive «Lazzaro Spallanzani» che con l'Unità speciale di continuità assistenziale regionale (Uscar) monitorerà gli effetti. I risultati della sperimentazione saranno analizzati dall'Iss per valutare l'efficacia del trattamento nel ridurre la progressione a forme più severe e nell'accelerare la negativizzazione. «Gli interferoni - spiegano gli esperti - svolgono un ruolo essenziale nelle infezioni virali, agendo come un campanello di allarme. Diversi studi, alcuni dei quali condotti nei laboratori dell'Iss, hanno dimostrato che in aggiunta ad un'attività antivirale diretta, che si esprime al meglio nelle prime fasi dell'infezione, l'interferone beta possiede anche spiccate proprietà immunomodulatorie tra cui l'induzione di anticorpi e la stimolazione di risposte cellulari contro il virus».

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«E' noto che i soggetti anziani mostrano una fisiologica riduzione dei livelli di interferone, il che li rende più vulnerabili alle infezioni. Ô oramai chiaro che gli interferoni abbiano un ruolo chiave nel controllo delle fasi più precoci di replicazione del Coronavirus e nell'attivazione del sistema immune.

Ed è proprio da qui che nasce il razionale dello studio, ovvero ripristinare nei pazienti anziani livelli ottimali di interferone nelle prime fasi dell'infezione», ha spiegato uno dei promotori dello studio, Filippo Belardelli. I ricercatori sottolineano poi che «la terapia domiciliare del Covid-19 dei pazienti con sintomi lievi costituisce uno degli aspetti più importanti nella gestione clinica, oltre a rappresentare un argine fondamentale per evitare ricoveri inappropriati e con essi il sovraffollamento degli ospedali». 

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