È stato sviluppato un test rapido che identifica le varianti del Covid. Lo ha rivelato all'Ansa il direttore del laboratorio Cerba di Milano e virologo dell'Università di Milano Bicocca, Francesco Broccolo. Sembra che il nuovo test riesca a dare un risultato a distanza di due ore, e potrebbe dare un importante contributo nella lotta contro la pandemia da coronavirus: «È lo strumento che consente di fare un primo screening - dice Broccolo - sui tamponi risultati positivi al molecolare. Poi sarà comunque necessario il sequenziamento del materiale genetico del virus sia per avere la conferma definitiva, sia per individuare eventuali nuove varianti diverse dall'inglese, la brasiliana e la sudafricana».
Il test
Il nuovo test è stato sviluppato dallo stesso Francesco Broccolo con un'azienda italiana e si basa su una modifica della tecnica della Reazione a catena della polimerasi (Pcr), che viene quindi utilizzata per amplificare il materiale genetico del virus prelevato con i tamponi.
Per esempio la sonda capace di trovare la variante inglese, rileva la mutazione 69-70 e 501, mentre le varianti brasiliane e sudafricane vengono registrate dalla sonda che rileva la mutazione 484 del gene S (della proteina Spike). Poi Broccolo ha concluso: «Questa tecnica può essere facilmente disponibile in tutti i laboratori, sia con il kit già validato sia con reagenti e sonde disegnati «home made», purchè siano sottoposti a validazioni interne con i laboratori di riferimento regionali: per questo è uno strumento che potrebbe contribuire ad accelerare la ricerca delle varianti nel nostro Paese», così il virologo.