Sanità, carta dei diritti della persona con emofilia, il 21 evento su road-map istituzionale

Sanità, carta dei diritti della persona con emofilia, il 21 evento su road-map istituzionale
Domenica 17 Novembre 2019, 20:25
2 Minuti di Lettura
Tracciare un bilancio dell’attività svolta, inquadrare le prospettive future, delineare la road-map per una mission condivisa. Ad un anno e mezzo dalla presentazione della Carta dei Diritti della persona con emofilia, l’associazione FareRete BeneComune - con il patrocinio di FedEmo, Fondazione Paracelso, Regione Lazio e Cittadinanzattiva, e con il contributo non condizionato di Shire Italia, ora parte di Takeda - chiama a raccolta medici, parlamentari ed esponenti del governo per un evento nazionale sulla valorizzazione e sulla diffusione del documento presentato il 17 maggio dello scorso anno a Montecitorio. Nel corso dell’incontro, in programma a Roma giovedì 21 novembre, dalle ore 10.30 alle 13.30 presso Palazzo Santa Chiara, si prenderà spunto dal percorso già avviato per promuovere un vero confronto tra stakeholders nell’ambito dell’emofilia, con l’obiettivo di fare il punto sulla Carta e agevolare il suo recepimento istituzionale, sia a livello regionale che nazionale.

La Carta dei diritti della persona con emofilia è un documento nato dall’ascolto dei pazienti emofilici, operatori sanitari e associazioni, che hanno lavorato insieme ad un progetto di miglioramento continuo della qualità di vita delle persone con emofilia.

 All’incontro, tra gli invitati, il ministro della Salute, Roberto Speranza, e l’ex titolare a Lungotevere Ripa, Beatrice Lorenzin. Saranno presenti anche il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, il direttore generale di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali), Francesco Bevere, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Dopo i saluti istituzionali, ad avviare il dibattito sarà Paola Pisanti, coordinatore scientifico «Carta dei diritti della persona con emofilia» e presidente di FareRete Innovazione BeneComune Onlus APS, a cui saranno affidate anche le conclusioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA