Vaccino, ancora 3,5 milioni di over 50 senza copertura. «E il piano sulla scuola non convince». Il report Gimbe

Vaccino, ancora 3,5 milioni di over 50 senza copertura. «E il piano sulla scuola non convince». Il report Gimbe
Vaccino, ancora 3,5 milioni di over 50 senza copertura. «E il piano sulla scuola non convince». Il report Gimbe
Giovedì 26 Agosto 2021, 10:30 - Ultimo agg. 12:21
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Vaccino e over 50. In Italia, al 24 agosto, sono 4,6 milioni le persone in questa fascia di età che non hanno ancora completato il ciclo vaccinale. E di questi 3.52 milioni (il 12,9%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. Un dato che presenta rilevanti differenze regionali: dal 19,6% della Sicilia al 8,2% della Puglia. A rivelarlo è l'ultimo report della Fondazione Gimbe con il monitoraggio della settimana 18-24 agosto. Un rapporto in cui si sottolinea come «il piano del Governo» sulla scuola «non convince».

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Vaccino, ancora 3,5 milioni di over 50 senza copertura

«Visto il sostanziale appiattimento dei trend di vaccinazione in queste fasce d'età, i dati confermano l'esitazione vaccinale degli over 50, mentre salgono tutte le curve degli under 40 - spiega la Fondazione - Rimangono ancora notevoli differenze di copertura vaccinale tra le diverse classi anagrafiche». 

Il rapporto del Gimbe

«Durante il mese di agosto - commenta il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta - si è assistito ad un crollo del 66,5% delle somministrazioni: la media mobile a 7 giorni è passata dal picco di oltre 592 mila del 28 luglio a poco più di 198 mila il 20 agosto».

Oltre all'esitazione vaccinale, «sono varie le motivazioni alla base di questa brusca frenata - sostiene il report - dalle mancate prenotazioni durante le vacanze da parte degli utenti, alle ferie degli operatori sanitari, e la progressiva riduzione delle seconde dosi da somministrare. »D'altro canto - ribadisce Cartabellotta - con la disponibilità di un consistente numero di dosi abbiamo perso l'opportunità di accelerare la campagna in alcune fasce d'età, soprattutto in quella 12-19 anni cruciale per l'imminente inizio delle scuole».

La situazione della scuola

«Se il Governo si è impegnato a riaprire le scuole in presenza al 100%, le misure approvate con il Dl 111 del 2021 non contengono rilevanti cambiamenti, a fronte di una variante del virus molto più contagiosa. Le numerose criticità che lo scorso anno scolastico hanno ostacolato, se non reso impossibile, lo svolgimento delle lezioni in presenza non sono state finora affrontate in modo risolutivo», evidenzia l'ultimo report. «Non esiste alcuna rendicontazione pubblica su come siano stati impiegati i 150 milioni del decreto Sostegni (idonea areazione e ventilazione dei locali, distanziamento fisico); mentre i 350 milioni del Decreto Sostegni bis destinati a varie misure tra cui dispositivi di protezione individuale e riprogettazione spazi ad oggi sono stati ripartiti tra le scuole solo sulla carta - rimarca Gimbe - Sul fronte trasporti, al di là di generiche indicazioni sullo scaglionamento degli orari di ingresso, spunta solo la figura del mobility manager per predisporre gli spostamenti casa-scuola-casa di personale scolastico e alunni».

 

«Non è previsto lo screening periodico e sistematico di studenti e personale scolastico. Unica novità è l'obbligo del Green pass per il personale scolastico, non esteso agli studenti over 12 per i quali si punta, con un rischio poco 'ragionatò, esclusivamente sulla copertura vaccinale», conclude la Fondazione.

Gli ultimi dati sui contagi

Lieve aumento dei nuovi casi (+4,3%) nel periodo 18-24 agosto rispetto alla settimana precedente, con i pazienti ricoverati in area medica che continuano a salire (+16,2%) e anche nelle terapie intensive (+19,1%). In aumento i decessi: 345 negli ultimi 7 giorni, con una media di 49 al giorno rispetto ai 34 della settimana precedente. Questo il quadro fornito dal monitoraggio della Fondazione Gimbe che rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 8 Regioni e quello dei casi attualmente positivi in 13 Regioni. Sono 13 le Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti.

In 68 Province, prosegue la Fondazione Gimbe l'incidenza è pari o superiore a 50 casi Covid per 100.000 abitanti: in Emilia-Romagna, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. Sono 13 le Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Caltanissetta (318), Ragusa (281), Enna (268), Cagliari (239), Siracusa (234), Trapani (195), Messina (185), Catania (180), Reggio Calabria (169), Sud Sardegna (167), Palermo (163), Prato (163) e Agrigento (156) (tabella 2). «I nuovi casi settimanali - spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta - dopo la stabilizzazione della scorsa settimana, fanno registrare un lieve incremento visibile anche nella media mobile dei casi giornalieri, pur rimanendo sottostimati dall'insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti». Seppur in maniera meno netta, evidenzia poi la responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe, Renata Gili, «continua a salire il numero dei posti letto occupati in ospedale: rispetto alla settimana precedente +16,2% in area medica e +19,1% in terapia intensiva». In termini assoluti, il numero di posti letto occupati da parte di pazienti Covid in area medica è passato dai 1.088 del 16 luglio ai 4.036 del 24 agosto (+271%) e quello delle terapie intensive dai 151 del 14 luglio ai 504 del 24 agosto (+234%), anche se il dato nazionale rimane basso: 7% in area medica e 6% in area critica. Rilevanti tuttavia le differenze a livello regionale: per l'area medica si collocano sopra la soglia del 15% Sicilia (19%) e Calabria (15,2%); per l'area critica sopra la soglia del 10% Sardegna (11%) e Sicilia (11%). Infine «lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva - rileva il direttore operativo di Gimbe, Marco Mosti - con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi/giorno rispetto ai 37 della settimana precedente».

 

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