Vaccino, indagini dell'Ema su Sputnik: «Pressioni su dipendenti russi e militari per sottoporsi ai test clinici»

Vaccino, faro dell'Ema su Sputnik: «Pressioni su dipendenti russi e militari per sottoporsi ai test clinici»
Vaccino, faro dell'Ema su Sputnik: «Pressioni su dipendenti russi e militari per sottoporsi ai test clinici»
Mercoledì 7 Aprile 2021, 09:31 - Ultimo agg. 11:37
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Pressioni per i test, rischio sicurezza. L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) la prossima settimana avvierà un'indagine per verificare se durante la sperimentazione clinica del vaccino russo Sputnik V siano state violate le norme etiche e scientifiche concordate a livello internazionale. Lo riferisce il Financial Times citando alcune fonti vicine al dossier.

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Sotto la lente dell'agenzia ci sarebbe in particolare il rispetto del cosiddetto standard di «buona pratica clinica» per la sicurezza dei partecipanti alla sperimentazione.

L'indagine, chiave anche per il via libera all'immissione sul mercato europeo del vaccino russo, arriva dopo la denuncia di alcuni militari e dipendenti pubblici russi che hanno riferito di aver ricevuto «pressioni dai loro superiori per sottoporsi ai test clinici».

Mentre la Russia ha lanciato lo Sputnik come una possibile soluzione ai problemi del vaccino in Europa, Thierry Breton, il commissario UE a capo del programma di vaccinazione, ha detto che l'Europa «non ha assolutamente bisogno di Sputnik V». Ciò ha scatenato affermazioni da parte di Mosca secondo cui Bruxelles era prevenuta nei confronti del vaccino di fabbricazione russa. L'Ema intanto sta conducendo una revisione, ma deve ancora decidere se questo vaccino possa essere utilizzato nell'UE. Ema appunto, ha affermato che l'approvazione dipendeva dagli studi clinici che soddisfacevano gli standard GCP. La Russia comunque, al momento è finalino di coda - rispetto alla Ue - sui ritmi delle vaccinazioni.

«La conformità a questo standard fornisce la garanzia che i diritti, la sicurezza e il benessere dei partecipanti alla sperimentazione siano protetti e che i dati della sperimentazione clinica siano credibili», ha fatto sapere l'Ema in queste ore, aggiungendo che potrebbe ordinare un'ispezione.

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