Covid, con la variante inglese bimbi più colpiti? Il caso di Israele, con il picco tra 6 e 9 anni e scuole chiuse

Variante inglese del Covid contagia sempre più bambini in Israele anche se le scuole sono chiuse
Variante inglese del Covid contagia sempre più bambini in Israele anche se le scuole sono chiuse
Venerdì 5 Febbraio 2021, 17:38 - Ultimo agg. 17:48
3 Minuti di Lettura

Bambini contagiati dal Covid in Israele anche se le scuole sono chiuse: nel mirino le varianti del virus, soprattutto la variante inglese. Sale l'allarme in Israele «dove si sta verificando un fenomeno preoccupante: aumentano notevolmente i casi di Covid-19 tra bambini e adolescenti, con un picco tra i 6 e i 9 anni. Nonostante il Paese stia procedendo celermente nella campagna di vaccinazione, con circa l'80% della popolazione sopra i 60 anni già vaccinata, il numero di infezioni nei più giovani è cresciuto in modo così preoccupante da allarmare l'Associazione dei pediatri».

I timori del virologo

La situazione in Israele sembra confermare i timori di Gianni Rezza«Le varianti hanno maggiore trasmissibilità, quindi dobbiamo fare presto a vaccinare. È una corsa contro il tempo cercando di coprire la popolazione rispetto sia al virus che circolando accumulano mutazioni e possono ridurre efficacia del vaccino», ha detto l'epidemiologo alla conferenza stampa al ministero della Salute.

Ed ecco la l'immunologa dell'università di Padova Antonella Viola. «Tra le spiegazioni che stanno circolando - spiega - c'è quella della diffusione sul territorio della nuova variante inglese che, essendo più trasmissibile, potrebbe colpire di più anche i bambini che, finora, erano stati invece risparmiati».

 

«In realtà - precisa l'esperta - non ci sono dati che ci facciano pensare che i bambini siano più suscettibili a questa variante e quindi per il momento questa è solo un'ipotesi come tante. È interessante notare, però, che questo forte aumento del contagio tra i giovanissimi sta avvenendo a scuole chiuse, ancora una volta a dimostrare che non è chiudendo le scuole che proteggiamo la salute dei nostri ragazzi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA