Zangrillo rilancia: «Con questi dati occupiamoci del 99,5% di coloro che muoiono d'altro»

Zangrillo rilancia: «Con questi dati occupiamoci del 99,5% di coloro che muoiono d'altro»
Zangrillo rilancia: «Con questi dati occupiamoci del 99,5% di coloro che muoiono d'altro»
Domenica 19 Settembre 2021, 15:23 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 15:05
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Alberto Zangrillo continua la sua “battaglia": «Con questi dati, ora, occupiamoci del 99,5% di coloro che muoiono d'altro» scrive su twitter il primario del San Raffaele di Milano, postando i dati relativi al Covid del suo ospedale nella settimana dall'11 al 18 settembre. Dei 1215 accessi in pronto soccorso, 16 sono stati per Covid, e 6 di questi sono stati ricoverati: 4 in bassa intensità e 2 - entrambi non vaccinati - in alta.

Zangrillo da tempo sostiene la tesi del «virus clinicamente morto. Trovo inutili e dannosi i bollettini quotidiani con i dati sui contagi. Rincorrendo i numeri e le fantasie di pseudo-scienziati perdiamo di vista le basi fondamentali dell'umanità, E' arrivato il momento, oggi più che mai, di occuparsi degli altri malati: gli oncologici, i cardiopatici, chi ha malattie neurologiche e patologie croniche.

Sono malati dimenticati, con situazioni che si stanno riacutizzando e che rischiano di aggravarsi in modo irrimediabile», raccontava il primario.

Zangrillo: «Basta campagna del terrore, pensiamo agli altri malati. I vaccini? Uno zoccolo duro non li farà mai»

«Se capita, curiamo anche il #COVID19. #CurareTutti», aveva scritto il 29 agosto sullo stesso social.

«Le malattie fanno parte della nostra vita. I contagi #COVID19 continuano perché li stiamo cercando ma i casi più seri il 99% delle volte riguardano non vaccinati. Bisogna trovare un equilibrio tra virus e le nostre libertà e tornare a curare gli altri malati, prima che sia tardi», diceva ancora Zangrillo il 18 agosto scorso.

«Il virus è clinicamente morto, spaventare non è educativo e basta allarmismi»: così Zangrillo ci riprova

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