Alzheimer, infiammazione al cervello scatena la forma più grave: lo studio su Nature Medicine

Martedì 31 Agosto 2021, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 09:01 | 1 Minuto di Lettura

Tecniche di imaging

Per la prima volta analizzando il fenomeno in pazienti vivi il cui cervello è stato studiato con tecniche di imaging, si è visto che all'attivazione delle cellule della microglia corrisponde un quadro patologico del cervello - con formazione di ammassi proteici dentro e fuori i neuroni - di più grave entità e anche dal punto di vista dei sintomi di declino cognitivo il paziente è più grave.

«Molte persone anziane presentano placche di beta-amiloide nel cervello ma non sviluppano mai l'Alzheimer - spiega Tharick Pascoal -. Sappiamo che da solo l'accumularsi di beta-amiloide non è sufficiente a causare la demenza. I nostri risultati suggeriscono che vi è una interazione tra neuroinfiammazione ed accumulo di beta-amiloide nel cervello che porta a danni cerebrali diffusi e impoverimento cognitivo», conclude.

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