Lo studio è durato 7 anni
Tutti i partecipanti sono stati seguiti per i successivi sette anni, durante i quali sono stati diagnosticati 161 tumori, 86 dei quali erano riferibili alle persone che erano state sottoposte a screening e 75 al gruppo che non lo era stato. Tra coloro ai quali era stato diagnosticato un tumore al polmone sono stati registrati meno decessi nel gruppo sottoposto a screening (30 contro 46), fornendo così ulteriori prove sull'efficacia delle attività di controllo sulla sopravvivenza. «In un momento in cui la diagnosi precoce e il trattamento del tumore al polmone stanno ancora risentendo negativamente dell'impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sull'efficienza delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale, questo studio, insieme a molti altri, indica che la strada dello screening è quella più efficace e può salvare molte vite», commenta l'oncologo Gianfranco Buccheri, responsabile medico-scientifico di Alcase Italia Odv, associazione per la lotta del tumore al polmone.
Tumore al polmone, scoperti quattro sottotipi di adenocarcinoma: la ricerca italiana