Coronavirus, lo psichiatra: in arrivo ondata di ansia e depressione

Coronavirus, lo psichiatra: in arrivo "ondata" di ansia e depressione
Coronavirus, lo psichiatra: in arrivo "ondata" di ansia e depressione
di Giampiero Valenza
Mercoledì 22 Aprile 2020, 00:09
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Il coronavirus non causa solo problemi respiratori ma, in modo indiretto, a causa anche dell'infodemia e del lockdown, può causare ansia e depressione. E' questo uno dei temi che maggiormente sta mettendo in allarme gli psichiatri che prevedono una vera e propria "ondata" di disturbi del genere, anche quando si comincerà ad allentare la morsa delle prescrizioni da seguire e si cercherà di tornare alla normalità. E' Enrico Zanalda, presidente della Sip, la Società italiana di psichiatria, a confermarlo.

Presidente Zanalda, c’è da preoccuparsi?

“Ciò che ci si aspetta è un’ondata di ansia post-traumatica, legata a ciò che abbiamo visssuto specie per i lutti, le perdite e per il danno economico, tema che sta diventando molto importante. Questi possono essere fattori alla base di ansia e depressione.

Si possono evitare ansia e depresssione?

“Poterle evitare non è semplice. Si possono supportare le persone che durante la fase critica del Covid possono essere più soggette a situazione di alto rischio o stress o che stanno subendo dei lutti in questo periodo. Si possono supportare anche quelle che si trovano in una condizione di difficoltà economica perché hanno perso il lavoro. Covid-19 diventa un problema economico e sociale, oltre che di salute. Lo abbiamo visto anche nel 2007 con la crisi economica e con l’aumento dei suicidi. Spero non si arrivi a questo, ma le conseguenze di questo lockdown sono rilevanti per la salute”.

Cosa è necessario ora?

“Bisogna portare la centralità alla salute mentale. Nella fase di crisi del Covid è stata importante ma è risultata ovviamente più rilevante la salute fisica. Ora diventerà l’emergenza principale: è importante aiutare le persone che già soffrono ad essere resilienti”.

La rete familiare è importante?

“La famiglia, per chi ce l’ha, è molto importante. La relazione è uno degli elementi che aiutano di più a superare le difficoltà. Uno degli stress principali degli anziani è di perdere, per esempio, la persona cara. La famiglia ha un effetto protettivo e anti-stress. Quando la famiglia diventa un momento di condivisioni di gioie e sofferenze aiuta moltissimo a trovare quei meccanismi di difesa interni per superare le difficoltà”.

Cosa può fare il Governo?

"Chiedo al governo una particolare attenzione alla salute mentale, non trattandola come una Cenerentola. Noi come Società italiana di psichiatria vogliamo aiutare i servizi di salute mentale per non farli trovare impreparati. Stiamo discutendo in videoconferenza: lo abbiamo fatto sabato scorso con i colleghi giapponesi e sudcoreani. L’Italia è vista come Paese occidentale che ha sofferto di più e ci chiedono linee guida. Dobbiamo prepararci a usare il digitale per aiutare le persone, per far fronte a quest’ondata"

C'è un elemento positivo che si può trovare in questo lockdown?

"Una delle cose positive della gestione della fase del lockdown è stata l’apertura ai supporti digitali per la sanità, ma anche con le videochat che spero rimangano anche successivamente. Si è superata la burocrazia per fare le attività psicologiche, psicoterapeutiche e psichiatriche".
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