Secondo l'Imperial College di Londra, grazie al lockdown - introdotto dal 5 novembre scorso - il numero dei casi di contagio in Inghilterra è sceso del 30% in sole tre settimane. Quanto all'indice Rt, al momento si attesta intorno allo 0,88: il dato è confermato da uno studio che è stato condotto su un campione di circa centomila persone. Si è trattato di un campionamento a tappeto, ossia indipendentemente dai sintomi manifestati: oltre all'Imperial College, ha preso parte allo studio anche l'agenzia Ipsos Mori.
I tamponi, come si legge dal sito del College, sono stati somministrati tra il 13 e il 24 novembre, e al momento del lockdown i contagi nel paese erano in forte crescita.
«Nel nord ovest e nel nord est, regioni che avevano i numeri più alti, le infezioni sono diminuite di oltre metà, mentre ora sono più alte nelle Midlands dell'est e dell'ovest». Uno degli autori del report, Paul Elliott, ha dichiarato che «I trend suggeriscono che l'approccio usato per ridurre le infezioni nelle zone più colpite e il lockdown generale abbiano sommato i loro effetti». Secondo l'istituto britannico, ha contratto il nuovo coronavirus, circa l'1 percento della popolazione: il doppio rispetto a quest'estate.
Nel frattempo le autorità britanniche hanno espresso un cauto ottimismo. Tuttavia il ministro della Salute Matt Hancock ha consigliato di non sottovalutare la pandemia - ancora in corso - e ha dichiarato che «non è il momento di levare il piede dall'acceleratore».