«Aiutare a casa i ragazzi chiusi
al mondo o in guerra con le famiglie»

«Aiutare a casa i ragazzi chiusi al mondo o in guerra con le famiglie»
Lunedì 16 Settembre 2019, 19:14 - Ultimo agg. 19:20
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Il grido dall’allarme viene dal congresso congiunto di Efta (Società europea di Terapia familiare) e Sippr (Società italiana di Psicologia e psicoterapia relazionale), svoltosi a Napoli alla presenza di oltre 1600 esperti per affrontare i temi più attuali e complessi della sofferenza mentale: dalle nuove patologie come l’Hikikomori, che porta adolescenti e ragazzi a isolarsi dal mondo, alle forme più recenti di dipendenze patologiche, come quelle legate a internet o al gioco d’azzardo; dalla gestione delle emergenze per le condotte alimentari o suicidarie dei giovani, alla conflittualità relazionale, uno dei grandi mali del nostro tempo, che ha prodotto il fenomeno degli haters, gli odiatori dilagante sui social network.
 
«Il ruolo della famiglia è di primaria importanza - ha detto Rossella Aurilio - non bisogna sottovalutare la conflittualità, anche verbale, all’interno della coppia, se è continua. Questo fenomeno in forte ascesa si combatte a casa, bisogna spostarsi dai luoghi classici che sono le stanze degli psicologi, per combattere i traumi da violenza, proprio nei luoghi dove questa avviene, e nel coinvolgimento delle famiglie in queste dinamiche».

«E’ necessario andare al di là degli stereotipi di violenza all’interno della coppia, facendo attenzione al fenomeno sempre più diffuso di violenza degli adolescenti contro i genitori. E' un fenomeno sommerso con dati allarmanti» continua Aurilio.

I numeri del congresso testimoniano l’attualità dei temi trattati ma anche la necessità del confronto professionale su fenomeni nuovi a cui è difficile dare risposte. La grande partecipazione ha richiesto lo svolgimento su due sedi: l’Università Parthenope e il Teatro Augusteo per ospitare i lavori degli oltre 1600 partecipanti provenienti da tutto il mondo tra cui 400 relatori tra i più autorevoli esperti mondiali.
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