Body shaming, anche gli uomini possono esserne vittime

«Il body shaming attacca il corpo esterno ma genera danni nel corpo interno, nell’anima delle persone»

Body shaming, anche gli uomini possono esserne vittime
Body shaming, anche gli uomini possono esserne vittime
di Clara Lacorte
Giovedì 2 Febbraio 2023, 12:00
5 Minuti di Lettura

Il body shaming è una forma di bullismo infida che tende a screditare attraverso fatti, parole o azioni un’altra persona prendendo come oggetto di derisione un «punto debole» o una caratteristica fisica che, per qualche ragione, viene considerata come lontana dai canoni estetici imposti dalla società. Una società, la nostra, fatta costantemente di immagini, performance e di competitività fisica ed intellettuale.

Con l’avvento dei social media e quindi, di conseguenza, la possibilità di guardare la vita degli altri in ogni momento non ha fatto altro che rendere ancora più evidente il confronto ed il paragone con la vita e la fisicità dell’altro. Ciò ha fatto sì che si propagasse in maniera esponenziale l’idea di uno standard fisico ed estetico che chiaramente rimanda ad un convincimento prettamente illusorio e non appartenente in alcun modo alla realtà ma solo ad una costruzione mentale sociale.
 

Le donne sono da sempre il bersaglio primario del body shaming e degli atteggiamenti di derisione estetica. Il motivo è estremamente culturale. La donna, infatti, specialmente nel passato veniva vista come un oggetto sessuale del desiderio e quindi, per tale ragione, facilmente inserita in canoni e regole dell’estetica che avevano il fine ultimo di soddisfare le preferenze dell’uomo.

Una concezione che ben si inserisce in un panorama decisamente patriarcale che, seppur oggi non si manifesti con la stessa incidenza del passato, resta comunque un problema che in parte attanaglia la nostra società.

«Il body shaming è una forma di violenza velata, subdola, un attacco al corpo e all’immagine. Lo shamer è colui che fa vergognare la vittima tramite i social e non solo. Ciò conduce la persona che subisce tali attacchi a provare un senso di profonda vergogna per il proprio corpo tanto da arrivare ad una frammentazione dell’autostima. È un fenomeno di cui si parla tantissimo, soprattutto dal punto di vista femminile, meno dal punto di vista maschile» ha affermato lo psicologo e psicoterapeuta Andrea Botti.

Ma negli ultimi tempi, le donne non sono le uniche a subire body shaming e derisione, anche gli uomini ne sono vittime nonostante se ne parli davvero molto poco. Le modalità sono le stesse, si prende il punto debole dell’altro e lo si fa diventare motivo di scherno tanto da portare la vittima a manifestare veri e propri disagi psicologici che possono sfociare in forme di depressione, chiusura verso gli altri e difficoltà nel gestire il rapporto con il proprio corpo. Ciò che si racconta poco, infatti, sono le conseguenze che un atteggiamento di derisione e schernimento possono suscitare in chi li subisce e, frequentemente, l’aiuto psicologico rimane per molti l’ultima spiaggia tra le tante altre «soluzioni» apparentemente più semplici come l’isolamento. 

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Parlare delle proprie inadeguatezze, soprattutto se criticate da altri, può essere molto difficile in particolare per i più giovani. La scuola, infatti, è il primo luogo in cui si manifestano le forme più aggressive e feroci di body shaming le quali, se esasperate, possono portare a gesti estremi da parte delle vittime come la cronaca molto spesso, purtroppo, ci racconta. La fase pre-adolescenziale e adolescenziale è, infatti, il periodo più delicato per la formazione del carattere e dell’autostima. Può, dunque, bastare anche solo un piccolo atteggiamento denigratorio per scatenare pensieri e difficoltà psicologiche nella vittima.

«Il body shaming attacca il corpo esterno ma genera danni nel corpo interno, nell’anima delle persone. Nel caso degli uomini questo si traduce in critiche che possono riguardare la troppa magrezza, la dimensione del proprio apparato riproduttivo o la mancanza di una costituzione muscolosa» dichiara lo psicologo Botti.

La virilità, per definizione, è una condizione del corpo che denota uno sviluppo dell’organismo armonico in relazione a quelli che sono i caratteri sessuali che fanno parte, idealmente, della figura dell’uomo, del maschio. Un uomo virile, secondo quella che è l’idea della società che ci circonda, è alto, magro, muscoloso, forte e impavido. Caratteristiche che appartengono più ad un’idea utopica che allo specchio della realtà. Nonostante ciò tutti gli attacchi e le derisioni al corpo dell’uomo passano per queste caratteristiche le quali vengono prese ed usate come un modello al quale attenersi scupolosamente. Una voce più leggera o squillante può essere per il bullo oggetto di critica e derisione perché associata alla sfera femminile. Così come problemi legati all’ambito sessuale e di performance sono immediatamente ricondotti ad una scarsa virilità e poca prestanza fisica.

Ma quali conseguenze ha ciò sulla psiche della vittima?

«Il calo dell’autostima è la prima grande conseguenza. Ma anche l’isolamento in virtù della vergogna provata. La vigoressia, un sottotipo dell’anoressia, si manifesta frequentemente negli uomini finalizzato a modificare la forma del proprio corpo per aderire ad un canone estetico muscolo, prestante. Tutto fa capo alla distruzione dell’autostima. L’errore è giustificare davanti a chi ci critica, il “difetto” fisico. Se l’attacco smuove qualcosa nella vittima la cosa più giusta è chiedere prontamente aiuto ad uno specialista e non reagire in modo simmetrico, ovvero legittimando la critica e modificando il proprio corpo in funzione di essa. Altre conseguenze possono essere quelle ansioso-depressive le quali hanno come conseguenza l’allontanamento del soggetto dei momenti di socialità» conclude il dottor Botti.

L'insulto, quindi, nel caso degli uomini si scaglia soprattutto sul genere, sull'appartenenza o meno alla categoria di «uomo». L'attacco può essere di tipo fisico, legato per esempio ad un corpo troppo grasso (fat shaming) oppure ad un corpo ed un'attitudine poco maschile e più attribuibile alla sfera femminile. Chi commette il body shaming è parte di queste concezioni decisamente anacronistiche ma estremamente praticate. 

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