Covid, danni da pandemia sui giovani. Gli esperti: «Effetti pesanti e aumento dei ricoveri»

Covid, danni da pandemia sui giovani. Gli esperti: «Effetti pesanti e aumento dei ricoveri»
Covid, danni da pandemia sui giovani. Gli esperti: «Effetti pesanti e aumento dei ricoveri»
Sabato 15 Maggio 2021, 17:26 - Ultimo agg. 16 Maggio, 09:58
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Più aggressivi, i maschi, maggiori disturbi alimentari, per le ragazze, e un aumento degli accessi al pronto soccorso per problemi legati alla sfera psichiatrica. È il quadro emerso dall'evento 'Ragazzi nel lockdown: la pandemia e la salute dei minorì, l'ultima puntata di 'BioMedical Report' la trasmissione scientifica online coordinata dall'immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione Italiana di Medicina Personalizzata, in collaborazione con l'Adnkronos Salute.

Ad affrontare gli effetti sulla salute mentale dei bambini e dei giovani: Massimo Molteni, neuropsichiatra infantile e responsabile dell'area di psicopatologia dello sviluppo presso l'Irccs Eugenio Medea di Lecco, da Basilio Malamisura, già direttore del reparto di Pediatria nell'azienda ospedaliera di Salerno e da Luigi Spedicato, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nell'Università del Salento. «Ciò che ci preoccupa - ha spiegato Molteni - è la crescente esplosività comportamentale nei maschi adolescenti e i disturbi anoressici nelle femmine. Gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri nei reparti di neuropsichiatria infantile sono aumentati considerevolmente in tempo di pandemia e sappiamo, purtroppo, che anche un leggero aumento di richieste di ospedalizzazione in questo ambito rischia di mandare in crisi, se non in tilt, il nostro sistema sanitario territoriale.

Tra gli aspetti negativi dell'isolamento registriamo il numero delle ore trascorse da un adolescente davanti al computer». «Ansia e depressione le patologie più diffuse riscontrate da noi pediatri - ha osservato Malamisura - a ciò vanno aggiunti comportamenti aggressivi, irritabilità e disturbi alimentari che si traducono in sovrappeso e cattiva qualità del sonno.

C'è una via di speranza però, l'attività fisica. I nostri ragazzi vogliono seguire esempi positivi, se mamma e papà fanno attività sportiva anche in giardino o in salotto i bambini ci stanno e si tengono al riparo dalle conseguenze negative della sedentarietà da lockdown».

Il sociologo Spedicato ha riportato alcune indagini sociali secondo le quali: «I giovani italiani avrebbero mostrato una sorprendente resilienza nei mesi della quarantena da Covid-19. Aiutati dalla famiglia e sostenuti dai genitori hanno saputo attutire gli effetti negativi del forzato isolamento. Discorso meno apprezzabile - ha aggiunto - invece per il ruolo dell'informazione, specie nel nostro Paese, che sotto il profilo sociologico ha contribuito ad acuire le difficoltà e ha rappresentato una realtà ancora più preoccupante, speculando spesso sulle contrapposizioni tra scienziati e opinionisti.»

In linea con il sociologo anche l'immunologo Minelli che, da medico, ha messo in guardia sui rischi della spettacolarizzazione della pandemia.«Evitiamo di drammatizzare questa situazione e, soprattutto, evitiamo di far germogliare il seme del sospetto e del timore - ha evidenziato - se non si dispone di adeguate certezze e riscontri a livello scientifico. La deriva catastrofista non aiuta, la medicina ha altri presupposti e ben altri obiettivi».

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