La review: “Human-Animal Interaction in Animal-Assisted Interventions (Aai)s: Zoonosis Risks, Benefits, and Future Directions - A One Health Approach”, recentemente pubblicata da Liguori G., Costagliola A., Lombardi R., Paciello O. e Giordano A., sintetizza le attuali evidenze scientifiche relative presenza di patogeni per definire lo stato dell'arte sugli interventi assistiti con animali e, tanto, anche attraverso un'attenta analisi dei benefici e delle nuove sfide, offrendo spunti di discussione sui possibili sviluppi futuri, in un’ottica di salute e di sicurezza negli Iaa e nel rispetto dell’approccio One Health. Le terapie assistite con gli animali e le attività assistite con gli animali sono state implementate negli ospedali come nei centri di riabilitazione. L'efficacia degli Iaa si basa su interazioni interspecifiche tra animale e paziente e sarebbe influenzata da diversi fattori, quali ad esempio il temperamento dell'animale così come del coadiutore, da un'adeguata selezione delle specie animali da adottare, da un protocollo educativo appropriato per gli animali, dal rapporto tra il coadiutore e l'animale e dalla relazione tra l'animale, i pazienti e i membri del gruppo di lavoro. Gli Iaa producono svariati benefici nei pazienti coinvolti anche se potrebbero esporli alla trasmissione di agenti patogeni (zoonosi).
Pertanto, la salvaguardia del benessere animale, quale approccio medico preventivo è finalizzato a ridurre eventuali incidenti e/o la trasmissione di zoonosi, con implicazioni per la salute e il benessere umano e animale.
In quest’ottica il prof Antonio Giordano ha affermato: «L’aspetto curativo degli animali è piuttosto noto e, in ambito oncologico, gli animali, infatti contribuiscono a migliorare l’efficacia delle terapie farmacologiche. Mi auspico che in futuro ci sia un incremento dell'utilizzo degli animali negli ospedali e altre strutture sanitarie».
La dottoressa Liguori ha aggiunto: «L’impiego degli animali in vari ambiti terapeutici determina non solo una migliore risposta del paziente ma spesso concorre alla riduzione dell’uso dei farmaci. Sarebbe auspicabile che gli Iaa vengano annoverati tra i Livelli essenziali di Assistenza (Lea) ovvero diventino un servizio erogato gratuitamente ai cittadini».
Il professor Paciello ha concluso: «La review sottolinea la necessità di una stretta sinergia tra medici veterinari e gli altri professionisti della salute nell'ottica della One-Health e del nuovo approccio di sanità circolare, sia per prevenire le malattie infettive che per aiutare a curare le patologie oncologiche e cronico-degenerative».
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