Con 184 voti a favore è stato approvato in via definitiva all'unanimità in Senato il disegno di legge collegato alla manovra di bilancio sui titoli universitari abilitanti. Una svolta che arriva dopo la decisione presa in «emergenza» per i medici. Si tratta del primo vero addio alle abilitazioni professionali post laurea, in particolare per i dentisti, i farmacisti, i veterinari, ma anche psicologi e geometri.
Il provvedimento dà attuazione ad uno degli interventi di riforma indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) inviato alla Commissione europea.
«Con questa norma permettiamo alle nostre studentesse e ai nostri studenti di accedere al mondo del lavoro subito, senza aspettare anni di tirocinio e l'esame di stato per potere iniziare, li mettiamo in collegamento con i professionisti già durante il corso di laurea e diamo ancora più valore al loro tempo e ai loro studi». Tra i più soddisfatti il senatore della Lega Mario Pittoni, relatore del testo e vicepresidente della commissione cultura che analizza il provvedimento: «l'esame finale per il conseguimento delle lauree magistrali a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria, in farmacia e farmacia industriale, in medicina veterinaria, nonché della laurea magistrale in psicologia, abilita all'esercizio delle professioni rispettivamente di odontoiatra, farmacista, medico veterinario e psicologo. Analogamente, il conseguimento delle lauree professionalizzanti in professioni tecniche per l'edilizia e il territorio, in professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali e in professioni tecniche industriali e dell'informazione, ha effetto abilitante all'esercizio delle professioni di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e perito industriale laureato». Pittoni spiega che, «inoltre, il possesso delle lauree magistrali in chimica, fisica e biologia, abilita all'esercizio delle professioni di chimico, fisico e biologo. Oltre alle menzionate lauree, il disegno di legge prevede che con regolamenti di delegificazione, e quindi non più con legge, si possano rendere abilitanti all'esercizio delle professioni regolamentate ulteriori lauree.