Manipolazione affettiva: come riconoscerla e superarla

«Non è facile capire quando una persona è manipolatrice affettiva perché è abile a camuffarsi, agendo con premura verso l'altro»

Manipolazione affettiva: come riconoscerla e superarla
Manipolazione affettiva: come riconoscerla e superarla
di Roberta Avallone
Giovedì 20 Aprile 2023, 12:08
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«Un manipolatore affettivo - afferma lo psicoterapeuta cognitivo comportamentale Elpidio Cecere - è una persona che fa leva sugli aspetti emotivi per indurre l'altro a pensare, comportarsi e sentirsi in un certo modo. Lo scopo principale di una persona che opera la manipolazione è di ottenere vantaggio o controllo sull'altro all'interno di una relazione. Non è facile capire quando una persona è manipolatrice affettiva perché è abile a camuffarsi, agendo con premura verso l'altro». 

Chi manipola agisce inoltre secondo schemi precisi che sono utili a raggiungere il suo scopo ultimo. In una prima fase la vittima del manipolatore è trattata esemplarmente, come se fosse la più importante del mondo; in questo modo sarà portata a raccontare tutto di sé, comprese le debolezze. La seconda fase è caratterizzata dalla distruzione della vittima, che verrà prosciugata da tutte le sue risorse emotive: il soggetto manipolatore utilizza le informazioni che ha accumulato per il suo tornaconto. Infine, il manipolatore tornerà sui propri passi, proprio quando la vittima sembrerà aver superato la relazione. 

Inoltre, «ci sono dei segnali tipici, come l'irascibilità quando non vengono soddisfatti i suoi bisogni e desideri, la scarsa capacità dell'incontrarsi a metà strada e l'utilizzo del ricatto emotivo: un soggetto manipolatore darà amore solo se l'altro farà, dirà e sentirà quello che desidera», prosegue Cecere.

Con queste premesse appare quindi complesso distaccarsi da una relazione con un manipolatore affettivo, questo perché bisogna innanzitutto saperlo riconoscere. Infatti, «il partner potrebbe essere solo distaccato nella relazione oppure in alcuni momenti potrebbe essere incapace di connettersi emotivamente. Ciò non farebbe del compagno o della compagna un soggetto manipolatore a priori».

Come suggerisce Cecere ci sono degli accorgimenti da seguire per distaccarsi da una possibile relazione con un manipolatore: «Innanzitutto prendersi “una pausa di riflessione”, questo perché i manipolatori affettivi sono molto abili a far capire al partner che cambieranno, ma si tratta nuovamente di una strategia volta al proprio tornaconto. Il secondo consiglio è quello di essere assertivi e affermare i propri diritti. Infine, prendersi cura di sé tramite un percorso di terapia». 

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Le conseguenze per le persone vittime di manipolazione affettiva spaziano da quelle psicologiche a quelle fisiche; possono infatti «sperimentare dei cambiamenti d'umore importanti, perdita di sicurezza in se stessi, diminuzione dell'autostima e mancanza di fiducia nei propri pensieri e nelle proprie idee. È presente inoltre una grande difficoltà nel rispettare le aspettative altrui che genera a sua volta senso di colpa.

A livello fisico sono tipici disturbi disturbo del sonno, la tachicardia e sudorazione», conclude Cecere. 

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