La regola dell'alfabeto che salva dal melanoma

La regola dell'alfabeto che salva dal melanoma
Lunedì 6 Luglio 2020, 21:00
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«Fare attenzione al neo che cambia è ancora una delle armi più efficaci contro il melanoma. Il decorso poi dipende soprattutto dallo spessore del tumore al momento della diagnosi. Più il melanoma è sottile, ovvero senza invasione degli strati profondi della pelle, maggiori sono le probabilità di sopravvivenza e anche di guarigione», sottolinea il professor Massimiliano Scalvenzi che nell'equipe della professoressa Fabbrocini insieme a Claudia Costa, Tiziana Peduto e Alessia Villani coordina il gruppo melanoma della Federico II.

«Ogni tre mesi consigliamo un'auto-analisi dei nei seguendo la regola dell'ABCDE. Prima l'asimmetria, poi i bordi, che non devono essere irregolari e frastagliati, il colore, che non deve tendere al rosso-blu, la dimensione (se superano i 6 mm) e le evoluzioni». Ma chi sono i soggetti a rischio? «Esistono dei fattori costituzionali e altri legati all'ambiente - prosegue Scalvenzi le donne tra i 25 e i 34 anni, di carnagione chiara, con i capelli rosso o biondi e con una storia di melanomi in famiglia dovrebbero prestare maggiore attenzione. Anche chi ha già avuto un tumore della pelle deve sottoporsi a frequenti controlli».

Bambini ed adolescenti, poi, dovrebbero proteggere con cura la loro pelle. «È importante ricordare che oltre il 50% dell'esposizione solare avviene nei primi 18 anni di vita - sottolinea la professoressa Fabbrocini - Ciò vuol dire che ustioni solari in giovane età o un'abbronzatura troppo intensa e intermittente potrebbero favorire l'insorgenza della malattia». Necessario dunque utilizzare la giusta protezione per non scottarsi. Almeno una volta all'anno è buona abitudine rivolgersi a uno specialista dermatologo per una visita generale. L'esame dermatologico total body è oggi la metodica più avanzata non invasiva e affidabile. 

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