Importante ricerca sul tè portata a termine dai ricercatori dell'Università nazionale di Singapore insieme ai colleghi dell'Università di Essex e dell'Università di Cambridge. I i risultati sono stati pubblicati su "Aging". Buone notizie per chi ama, appunto, il tè. I bevitori regolari presentano una miglior organizzazione delle regioni cerebrali - elemento associato a una funzione cognitiva sana - rispetto a chi non consuma questa bevanda. Il team ha fatto questa scoperta dopo aver esaminato i dati delle scansioni cerebrali di 36 anziani. «I nostri risultati offrono la prima prova dell'effetto positivo del tè sulla struttura del cervello, e suggeriscono che berlo regolarmente abbia un effetto protettivo contro il declino legato all'età», ha spiegato Feng Lei, del Dipartimento di medicina psicologica presso l'ateneo.
Opiates reduce the brain's ability to form and maintain synapses (rodent study)
"Opiates fundamentally change how the brain communicates with itself," Dietz said.https://t.co/gisoD5HVOi— Neuroscience News (@NeuroscienceNew) September 13, 2019
Il team ha esaminato 36 'over 60', raccogliendo dati sulla loro salute, sullo stile di vita e sul benessere psicologico.