Turismo, il settore non decolla: nel 2021 il 57% delle imprese prevede chiusura in perdita

Turismo, il settore non decolla: nel 2021 il 57% delle imprese prevede chiusura in perdita
Turismo, il settore non decolla: nel 2021 il 57% delle imprese prevede chiusura in perdita
Venerdì 23 Luglio 2021, 09:51 - Ultimo agg. 24 Luglio, 10:15
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È stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia il turismo e ancora oggi sembra non riuscire a decollare. Nel 2021 il turismo resta in forte sofferenza con presenze previste in flessione del 2% sul 2020 e con il 57% delle imprese ricettive che prevede di chiudere l'anno in perdita. Sono gli scenari previsionali dell'Osservatorio Isnart, l'Istituto Nazionale Ricerche Turistiche di Unioncamere, segnalati durante l'evento in streaming «Dialoghi sul Turismo». L'introduzione del green pass e le nuove regole per gli spostamenti turistici stanno avendo alcuni effetti positivi per le previsioni di vacanza dell'Estate 2021. Tuttavia la ripresa dei contagi in alcuni mercati chiave, e poi in Italia, fa permanere uno scenario di grande incertezza. In particolare, rispetto allo scorso anno si registrano segnali positivi dai mercati internazionali nei primi due mesi estivi (+32% a luglio e +30% ad agosto), che premiano soprattutto Lazio, Campania, Umbria, Sicilia, Puglia e Toscana. Il mercato interno resta anche per il 2020 centrale per il turismo in Italia. Infatti, fino al 2019 l'incidenza delle presenze turistiche degli italiani era di circa il 50% (49,5% nel 2019), mentre nel 2020 con il Covid l'incidenza degli italiani è aumentata al 68,6% e per il 2021 si attesterà al 68,3%. Secondo le stime previsionali di Isnart, le principali mete di vacanza degli italiani nel periodo luglio-settembre saranno Lombardia ed Emilia Romagna mentre altre regioni, che avevano mostrato un forte dinamismo l'estate scorsa - come Abruzzo, Calabria e Molise - presentano andamenti stabili.

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I principali elementi che incidono sull'andamento previsivo del turismo in Italia sono: l'incertezza sulle restrizioni Covid nelle destinazioni turistiche; le opportunità offerte da destinazioni internazionali concorrenti che hanno anticipato le loro proposte e la ridotta capacità di spesa delle famiglie italiane ed europee che incide soprattutto sulla diminuzione della durata della vacanza. Tra i fattori determinanti nella scelta delle destinazioni emerge prepotentemente la sicurezza, molto importante per il 77% dei turisti, seguito dal rapporto qualità-prezzo (75,7%), attrazioni naturali o culturali (75,4%), comfort e accessibilità (72,9%), cultura, stili di vita e tradizioni locali (71,8%) e attenzione all'ambiente e alla sostenibilità (69,3%).

Positivo, inoltre, «l'effetto Europei» sull'interesse dei turisti internazionali verso il nostro Paese. La vittoria della nazionale italiana ha innescato attenzioni e ricerche per venire in vacanza in Italia. Dalle elaborazioni Isnart sulle fonti Google, in corrispondenza della fase finale degli Europei, l'interesse turistico verso l'Italia è cresciuto del 300%. 

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