Curiosità e preparazioni dei drink tropicali: a lezione con Marco Parrella

Curiosità e preparazioni dei drink tropicali: a lezione con Marco Parrella
di Benedetta Palmieri
Giovedì 11 Aprile 2019, 19:56
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Audrey Hepburn ne offre uno a Montgomery Clift in “Improvvisamente l’estate scorsa”, Fedro ne ordina uno nel “Padrino II”, mentre in “Assassinio allo specchio” è elemento chiave per risolvere il caso: il daiquiri è uno dei cocktail più noti al mondo, e pare abbia avuto tra i suoi estimatori J.F.K. e Ernest Hemingway. 

Però, se si parla di cocktail caraibici, il nome da tirare fuori e quello di Don the Beachcomber (o Donn Beach) – magari meno noto ai più, ma non agli appassionati del genere: sembra si debba proprio a lui, infatti, l’intuizione, la moda, l’affermazione del filone dei drink tropicali. 

E qui, proprio di loro si parla, perché saranno oggetto del nuovo appuntamento del ciclo “Welcome to the bar” – organizzato dalla Toffini Academy e dedicato appunto alla conoscenza e alla preparazione del buon bere. 

La lezione in questione è “Tiki Cocktail” e la terrà – questo venerdì 12 aprile, a partire dalle 19 – ancora una volta il bartender professionista Marco Parrella, esperto non solo di miscelazione ma anche di quanto di curioso si narra attorno alla nascita dei drink. Ciascuno di quelli in programma sarà allora presentato con il suo bagaglio di aneddoti e riferimenti storici, e ovviamente delle tecniche necessarie per realizzarlo al meglio, dei sapori originali, delle sue eventuali varianti. 

Protagonisti della serata saranno il daiquiri, naturalmente, e un altro intramontabile: il Mai Tai, la cui origine è ancora oggi dibattuta. C’entra proprio Donn Beach, che pare ne avesse già definito una versione nel 1933, nel suo locale Don the Beachcomber, ma la storia sposta al 1944 e nel rivale Trader Vic’s Restaurant l’invenzione della ricetta originale. Quale che sia la verità, il mix cui si fa riferimento generalmente comprende rum bianco e rum scuro, orange curaçao, sciroppo di orzata, succo di lime fresco. 

Non ci sono dubbi, invece, per quanto riguarda lo Zombie: certa creazione di Donn Beach, che però pare ne limitasse la vendita a due a serata per ogni cliente, per evitare postumi troppo evidenti. Ma si parlerà di diversi drink, così per esempio anche del Don’s special daiquiri e del Missionary Downfall. 

Saperne di più sarà divertente, prepararli con le proprie mani una soddisfazione, berli un piacere. 
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