La Dieta Mediterranea conquista l'Onu

Lollobrigida: «puntare a un sistema alimentare che sia davvero sostenibile e sano»

La Dieta Mediterranea conquista l'Onu
La Dieta Mediterranea conquista l'Onu
Martedì 22 Novembre 2022, 12:21
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La Dieta Mediterranea conquista anche le Nazioni Unite in occasione della settimana della cucina italiana nel mondo. Il comune di Pollica ha organizzato, insieme al Future Food Institute, presso il Palazzo di Vetro dell’Onu, a New York, una conferenza sulla Dieta Mediterranea, dal titolo “Mediterranean Diet – Lifestyle for a Sustainable Future – A cultural asset, a strategic tool, sustainable development”. 

L’evento negli Stati Uniti chiude gli appuntamenti internazionali del Comune di Pollica, che coordina il network delle comunità emblematiche Unesco della Dieta Mediterranea e che ha dato vita quest’anno ad un ricchissimo palinsesto di iniziative realizzate con il contributo del Masaf per laper la valorizzazione internazionale delle tradizioni e delle pratiche agro-alimentari quali patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco.

Ad accogliere la delegazione italiana, presso il Palazzo di Vetro, guidata dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani, e dalla presidente del Future Food Institute, Sara Roversi, è stato l’ambasciatore italiano all’Onu, Maurizio Massari, rappresentante permanente alle Nazioni Unite, che ha sottolineato come la «Dieta Mediterranea è un esempio tangibile di una forza trainante per lo sviluppo sostenibile ed un modello di eccellenza per garantire sistemi alimentari sostenibili toccando le varie dimensioni sociale, economica e ambientale».

L’evento è stato inaugurato dalle parole del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Lollobrigida che ha sottolineato la necessità di «puntare a un sistema alimentare che sia davvero sostenibile e sano: sostenibile, in quanto alternativo alla produzione alimentare industriale che comporta uno spreco di acqua e di energia; sano, in quanto basato sulla Dieta Mediterranea, riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità e attestata dalla più solida letteratura scientifica a sostegno dei suoi effettivi benefici sulla salute» e dalla prospettiva internazionale portata da Maurizio Martina vice direttore generale e consigliere speciale del direttore generale della Fao che ha sottolineato che «creare sistemi agroalimentari resilienti e sostenibili è al centro del mandato della Fao [..] I principi fondamentali che sottendono il Patrimonio della Dieta Mediterranea hanno un valore scientifico universale che va oltre i confini territoriali ed offrono una visione trasversale rispetto alla possibilità di implementare l’Agenda 2030 portando effetti positivi sulla salute e bassi impatti ambientali.»

 «La conferenza organizzata all’’Onu è stata fondamentale per mettere in luce la ricchezza offerta dal patrimonio immateriale “Dieta Mediterranea” come vero framework culturale di sviluppo che racchiude in sé tutti i valori e le priorità dettate dall’Agenda 2030.

Un modello radicato nella storia, la nostra storia, ma estremamente proiettato verso il futuro. L’approccio ecologico integrale che caratterizza lo stile di vita Mediterraneo si manifesta in modo concreto in politiche di rigenerazione e sviluppo sostenibile che mirano alla salute delle comunità locali e alla tutela delle risorse e dei territori. E’ il punto di partenza per generare nuove connessioni verso uno sviluppo sempre più sostenibile, per rafforzare alleanze strategiche e potenziarne la diffusione sul piano nazionale e internazionale» ha detto, a margine della missione newyorkese, Sara Roversi, presidente del Future Food Institute.

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