Fase 3 a Napoli, ecco la pizza Zero Casi: zucchine, tartare e pomodori datterini per «festeggiare un traguardo sospirato»

A sinistra la pizza Zero casi, a destra Diego Vitagliamo
A sinistra la pizza Zero casi, a destra Diego Vitagliamo
di Gennaro Morra
Sabato 6 Giugno 2020, 07:18
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La notizia che tutta la Campania aspettava da tre mesi è arrivata giovedì sera: nella regione non si è registrato alcun caso di coronavirus. Un dato confermato anche ieri, ma questo non significa che il virus sia sconfitto, come ha affermato nel consueto punto della situazione sanitaria, Vincenzo De Luca. Solo che da adesso in poi è lecito guardare al futuro con maggiore ottimismo. E ne è prova la decisione dello stesso presidente della Regione di abolire alcune restrizioni, anche se resta il divieto di assembramento e l’obbligo d’indossare la mascherina.

Dunque, la fase 3, quella della ripartenza, sembra proseguire nel migliore dei modi, almeno in Campania. E a Napoli c’è chi ha voluto celebrare un evento così significativo, come l’azzeramento dei positivi al Covid-19, sfornando una pizza speciale: «L’idea è nata scherzando con il mio staff e gli amici di Essere qui, l’agenzia di comunicazione che cura i miei locali, sul fatto che nel nostro menu abbiamo una pizza che si chiama Quattro casi, una quattro formaggi rivisitata e che ha molto successo – spiega Diego Vitagliano, giovane pizzaiolo, principale interprete della pizza napoletana contemporanea, quella col cornicione alto e cavo –. E visto che era arrivata la notizia dei zero casi in Campania, ci siamo detti che invece della Quattro casi, dovevamo inventarci la pizza Zero casi per festeggiare questo momento di gioia, questo traguardo tanto sospirato».
 
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Un omaggio gastronomico che, anche nella scelta degli ingredienti, vuole celebrare la felicità che provoca la consapevolezza di essere giunti quasi alla fine di un incubo: «Ci sono tutti ingredienti colorati, proprio per dare l’idea della speranza e della gioia – annuncia il 30enne –. E quindi c’è il giallo dei datterini, il verde delle zucchine, della mentuccia, delle olive e del pistacchio con cui vengono aromatizzate le tartare di manzetta, che rendono la ricetta più gustosa». Una nuova proposta che ha già fatto il suo esordio nelle pizzerie di Bagnoli e Pozzuoli: «È un omaggio con cui tra ieri e oggi abbiamo voluto accogliere i clienti, facendogliela trovare al centro del tavolo – dice il pizzaiolo –. Una pacca sulla spalla simbolica a noi e a loro, un modo per festeggiare con prudenza un momento in cui possiamo tirare un sospiro di sollievo tutti quanti, sperando di non essere costretti a eliminarla dal menu prossimamente».
 
Ma nonostante la buona notizia, prudenza e precauzione restano le parole d’ordine: «Festeggiare i casi zero in Campania non significa far saltare tutte le regole che ci siamo imposti per contenere il contagio – afferma Vitagliano –. Al contrario, nei nostri locali abbiamo predisposto tutto per assicurare ai nostri clienti una totale tranquillità, disponendo i tavoli a oltre un metro di distanza tra loro, raddoppiando i turni a pranzo e triplicandoli a cena. Gli spazi a disposizione sono ampi, tanto da evitare ogni tipo di assembramento. Anch’io vado a mangiare a ristorante e quando entro nei locali dei miei colleghi voglio stare sereno, trascorrere quell’ora senza preoccupazioni. Per questo ho voluto che chi viene a trovarci viva questo tipo di esperienza». Poi, pensando al futuro, conclude: «La pandemia ha cambiato tutto, nulla sarà più come prima. Anche quando non saremo più in pericolo, ci resteranno addosso le cicatrici, piccoli segni che serviranno a ricordarci che non c’è nulla di banale e scontato. E anche gesti semplici, come mangiare una pizza in compagnia e in sicurezza, hanno un valore profondo che non possiamo perdere».
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