Poche settimane alla Santa Pasqua e benchè così avara questa Primavera ci scandisce colori, clima, natura in fiore e festività. Si apre ufficialmente la caccia alle «uova di cioccolato» più preziose e gourmand, più originali, artistiche, ghiotte o famose.
È davvero tempo di peccati di gola: in giro per le vetrine in città o sul web e i social si ricercano varietà di cacao e di cioccolati, decori e guarnizioni, nudi o package preziosi con sorprese inedite o da personalizzare.
L’arte pasticciera partenopea e la creatività delle cioccolaterie di casa nostra non risparmiano di certo i promo e gli showcase che già da giorni ingolosiscono anche i più irriducibili cultori del fitness e della linea perfetta.
Ecco una breve (e di certo parziale) guida all’assaggio e all’acquisto dell’uovo che può stupire occhio e palato, attraversando storia e geografia dei nostri territori, maestrìa e innovazione di alcuni tra i migliori artigiani campani, al netto di prestigiose selezioni di cacao e di grandi cioccolati fondenti, bianchi, ruby, a latte o “fusion” con ogni frutta secca e non solo.
Si parte senz’altro da un numero uno, Pasquale Marigliano: tra i più insigni chocolatier italiani, membro AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) e ambasciatore italiano del prestigioso Barry Callebaut, le sue uova utilizzano cioccolati sopraffini con fave di cacao attentamente selezionate e provenienti dalle migliori piantagioni del globo. On line o al suo lab-store tra Nola e Ottaviano, le sue creature (è proprio il caso) si chiamano: Nido, Orientale, Asteroide, Neoclassico e Farfalla o ancora Polipo, Pinguino e Principe Azzurro per i più piccini.
Dal Giardino di Ginevra a Casapulla Anna Chiavazzo è senza indugi la signora dei dessert e le sue uova 2022 gemellano due città di magia e storia, Napoli e Venezia: decori che inscenano cuori e corni scaramantici per Partenope o austeri ricami, perline e maschere barocche per la Serenissima.
A pochi passi dal parco archeologico di Pompei De Vivo 1955 è il regno del “fatto a mano”, dove Giustina Faiella è l’ideatrice delle prelibatezze in cioccolato, come lo speciale uovo al fondente e frutta secca intera (dalle nocciole di Giffoni alle mandorle, i pistacchi, i pinoli, l’uvetta…), il ruby con fragoline semi-candite, uno al caramello salato e arachidi e uno più light col riso soffiato.
Di lì a poco si raggiunge Salvatore Gabbiano ovvero Dulcis in Pompei, quasi accanto al Santuario: membro AMPI, virtuoso dell’arte bianca e del cioccolato. Le sue uova “special” con grandi cioccolati (cacao Barry e Valrhona) si chiamano Uovomisù e Ovopastiera e sono orizzontali: il primo è farcito di crema al mascarpone e pan di spagna inzuppato a un delicato liquore al caffè, il secondo con mousse alla pastiera, cubetti di arancia semicandita e crumble alle mandorle.
Entrando in città ci sono tanti possibili pit-stop, ma alcuni assaggi sono decisamente d’obbligo e imperdibili.
Piluc dei fratelli Pipolo in via Consalvo produce da oltre cinquant’anni uno dei cioccolati più suadenti e scioglievoli in centro: assai speciale il loro pralinato di nocciole.
Mario Di Costanzo interpreta i new concept della pasticceria e dal suo laboratorio in piazza Cavour in questi giorni lavora a “Isolarium”, una collezione di uova in finissimi cioccolati, patinate da pennellate astratte e tinte lucidissime, dedicate alle nostre isole: verde Ischia, azzurro Capri, multicolor Corricella di Procida, ma anche rosa Maddalena o giallo Vulcano e rosso fuoco Stromboli.
Al Vomero è Il Nudo Napoletano a raccontare l’uovo inedito: fogge inconsuete come le “millerighe” e la trama a reticolo o la guarnizione di mini-tavolette da degustazione oppure con cioccolati al gusto pastiera, caramello, vaniglia, gianduia o ancora con scaglie di wafer, con pistacchi di Bronte e amaretti o con caramello e crumble di biscotto al cacao.
Patròn Gianni Borreca ha persino ideato un contest sui social, dove si vince votando e condividendo.
Gay Odin dal 1894 è l’istituzione e l’origine, con vari punti vendita in città (oltre che a Roma e Milano). È nella storica fabbrica in via Vetriera che Donna Marisa Del Vecchio ha appena presentato il celebre uovo gigante, che per il 2022 è dedicato a Procida Capitale della Cultura col dipinto multicolore della Corricella: «un’isola unica e bellissima, per storia, paesaggio e cultura, da sempre fonte di ispirazione per scrittori, artisti e registi di fama mondiale: non potevamo non dedicarle il nostro uovo gigante, un appuntamento tanto atteso e a cui siamo particolarmente affezionati», come lei stessa ha sottolineato.
In vico Lammatari nel cuore della Sanità c'è un altro veterano del cioccolato partenopeo, lo storico laboratorio Mario Gallucci. È Giuseppe Gallucci ad aprire bottega nel 1890 e a tramandare i segreti dell'arte del cioccolato per le generazioni a venire: dai i nudi artigianali al cioccolato foresta. Le loro uova decorate o nocciolate o le campane e gli animaletti sono un must della tradizione e una garanzia di qualità.