A Napoli sulla collina di Posillipo si corre il «Giro gastronomico d'Italia»: dodici tappe per ogni regione e relativi piatti tradizionali da Riserva Rooftop. Dopo Trentino e Sicilia è stata la volta della Calabria. Dai canederli e dai tortelli alla norma rivisitati si è passati al «riso in essenza di pomodoro di Belmonte, stracciata calabra e cedro candito», all'uovo con gambero viola di Crotone, asparagi e latte di capra, alle lumachine con ceci nduja e bergamotto, al tataki di podolica con il suo caciocavallo, sfere di melanzane e cipolla caramellata alla liquirizia. I vini Cantavitae sono stati scelti per la speciale «degustazione calabra» in terrazza.
Nel ristorante si dà spazio alla cucina tradizionale rivisitata in chiave moderna, ai piatti italiani più rappresentativi e alla carne alla brace. Per tutto l'anno, lo chef Salvatore Incoronato e il suo team con lo chef Davide Cannavale, vanno alla scoperta di sapori e piatti tipici regionali e li reinterpretano. I piatti dall'Italia sono scelti a rotazione in base alla stagionalità delle materie prime con la supervisione dello chef Roberto Lepre. Fiore all'occhiello anche la carne alla brace, come detto, che vanta selezioni da tutto il mondo, grigliata da Alessandro Lumia. Attenzione viene posta anche nei dessert realizzati dal pastrychef Pietro Mastracchio. E da bere i cocktail scritti nelle stelle, dodici drink per ogni segno dello zodiaco. La cantina ha numerose etichette con un'attenzione speciale su quelli del territorio selezionati dal direttore Carlo Chiariello coadiuvato da Roberto Irati.