«Questa è l’arte che sposa l’arte, perché la cucina napoletana è arte». Così Gino Rivieccio ha commentato l’evento di cui è stato testimonial, dal titolo “A tavola tra la penisola e la costiera nel nome delle Dop”.
«A Napoli si mangia bene nelle case - ha sottolineato l’attore e conduttore televisivo, che è anche autore di un libro sul tema culinario “Siamo nati per soffriggere (Riflessioni ai fornelli)” - ed è giusto mettersi al passo nei nostri locali. Perché c’è una storia, c’è una tradizione che viene trasferita dalle case ai ristoranti. Spesso sono discendenti di famiglie che hanno fatto della gastronomia il loro modus vivendi».
L’evento, incentrato sul comparto agroalimentare e sulle conquiste dei Consorzi di tutela per la valorizzazione dei prodotti Dop campani, ha visto la cucina di “Ieri, Oggi, Domani” in via Nazionale, incontrare la bontà delle alici, della colatura d'alici di Cetara e del Provolone del Monaco Dop.