Alzheimer, il nuovo sintomo che consente di scoprire la malattia dall'occhio: lo studio

di Alessandro Rosi
Sabato 25 Marzo 2023, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 10:21 | 1 Minuto di Lettura

I cambiamenti

I ricercatori hanno quindi confrontato campioni di donatori con funzioni cognitive normali con quelli con decadimento cognitivo lieve e quelli con malattia di Alzheimer in stadio avanzato. Lo studio, pubblicato a febbraio sulla rivista Acta Neuropathologica, ha rilevato aumenti significativi della beta-amiloide, un marcatore chiave del morbo di Alzheimer, nelle persone con Alzheimer e declino cognitivo precoce. Le cellule microgliali sono diminuite dell'80% in quelli con problemi cognitivi, ha rilevato lo studio. Queste cellule sono responsabili della riparazione e del mantenimento di altre cellule, inclusa la rimozione dell'amiloide-beta dal cervello e dalla retina. "Sono stati (anche) trovati marcatori di infiammazione, che potrebbero essere un marcatore altrettanto importante per la progressione della malattia", ha detto Isaacson, che non è stato coinvolto nello studio. "I risultati sono stati evidenti anche nelle persone con sintomi cognitivi assenti o minimi, il che suggerisce che questi nuovi test oculistici potrebbero essere ben posizionati per aiutare nella diagnosi precoce".

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