Bonus 200 euro, domande entro il 30 aprile per lavoratori senza partita Iva. Come ottenere l'integrazione sull'indennità

Martedì 28 Marzo 2023, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 08:42 | 2 Minuti di Lettura

Requisiti

Le condizioni per ottenere il bonus 200 euro sono le stesse di quelle già fissate per gli altri lavoratori autonomi. Stando a quanto stabilito nel Decreto interministeriale 7 dicembre 2022 e definito dalla Circolare INPS n. 30 del 16-03-2023:

  • per ottenere il bonus 200 euro i richiedenti devono avere percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021. Inoltre, non devono aver fruito del bonus 200 euro per appartenenza a un’altra categoria (ad esempio, come lavoratori dipendenti, percettori di Reddito di Cittadinanza o in qualsiasi altro gruppo di aventi diritto);
  • per ottenere il bonus 200 euro incrementato di 150 euro (bonus 350 euro), autonomi e professionisti senza PI devono avere un reddito complessivo lordo non superiore a 20.000 euro nel 2021.

Gli altri requisiti da avere congiuntamente a quello reddituale sono i seguenti:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 oppure avere percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma dell’INPS con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
  • avere un’attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del Decreto Aiuti;
  • non essere già percettore del bonus 200 euro come lavoratori dipendenti o come beneficiari appartenenti ad altre categorie.

L’indennità una tantum viene riconosciuta ai lavoratori interessati nella misura di 350 euro, anziché nella misura di 200 euro (200 + 150 euro) solo se l’interessato è in presenza di tutti questi requisiti e anche di un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro nel periodo d’imposta 2021.

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