Pensioni, come uscire prima dal lavoro (e a chi conviene davvero): da Quota 103 a Opzione donna

di Mario Landi
Martedì 28 Marzo 2023, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 10:58 | 1 Minuto di Lettura

Valutazione dei periodi contribuiti

In merito ai requisiti di contribuzione richiesti per la pensione o per il prepensionamento, risulta fondamentale la corretta valutazione dei periodi lavorati, o comunque coperti.

La contribuzione accreditata è esposta nel documento in modo diverso, a seconda delle gestioni previdenziali considerate: ad esempio, presso il Fondo pensione lavoratori dipendenti è espressa in settimane; quindi, l’intera annualità risulta coperta in presenza di 52 settimane. Presso le gestioni degli artigiani, dei commercianti e la gestione separata è invece espressa in mesi, mentre presso le gestioni dei dipendenti pubblici è espressa in anni, mesi e giorni. Molto particolare e complesso risulta il conteggio delle giornate per i lavoratori agricoli subordinati ed i lavoratori dello spettacolo.

Bisogna anche considerare che l’estratto conto ordinario, secondo l’Inps, non ha valore certificativo, quindi, quando possibile, è raccomandata la richiesta del cosiddetto Ecocert, l’estratto conto Inps con valore di certificazione. Per verificare il diritto a pensione, inoltre, potrebbe essere necessario aggiungere delle annualità che ancora non risultano nell’estratto conto, ad esempio qualora si stia valutando l’opportunità di riscattare determinati periodi. Il consiglio, in argomento, è sempre quello di rivolgersi ad un esperto del settore previdenziale, per ottenere un quadro completo della situazione, inserendo anche eventuali ipotesi di riscatto. Se dall’estratto conto emerge la mancanza di alcuni periodi lavorati, è necessario inviare una segnalazione contributiva all’Inps.

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