Il Sole sta diventando più attivo, cosa significa? Il ciclo che si ripete «ogni 11 anni» e i rischi per i voli

L'allarme è stato lanciato da esperti di fenomeni atmosferici americani

Il Sole sta diventando più attivo, cosa significa? Il ciclo che si ripete «ogni 11 anni» e i rischi per i voli
Il Sole sta diventando più attivo, cosa significa? Il ciclo che si ripete «ogni 11 anni» e i rischi per i voli
Mercoledì 1 Marzo 2023, 15:26 - Ultimo agg. 2 Marzo, 13:44
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Il sole sta incrementando la sua attività di combustione perenne, con esplosioni solari sempre più frequenti sulla sua superficie. Per gli esperti ciò potrebbe causare alcuni problemi qui, sul nostro Pianeta, in particolare agli aerei. Lo ha riferito a Business Insider Matthew Owens, professore di fisica spaziale all'Università di New York. 

Ogni 11 anni, infatti, il sole diventa "convettivamente instabile": significa cioè che i campi magnetici presenti sulla sua superfice si scontrano con più frequenza l'uno con l'altro - per via di moti più intensi del plasma solare - causando più spesso quelle fiammate che portano il nome di "brillamenti solari": ogni volta che se ne verifica una, il vento solare trasporta una gran quantità di particelle cariche (protoni e elettroni) verso i pianeti del sistema solare, Terra compresa.

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Quando le particelle solari entrano in contatto con gli atomi della ionosfera, si creano tempeste elettromagnetiche di varie intensità.

Fenomeni atmosferici che, dato l'incremento dell'attività solare, si faranno sempre più forti e frequenti. 

Questa situazione - dicono gli esperti - può durare anche diversi anni, con conseguenze insolite alle nostre infrastrutture di comunicazione. E quindi anche ai sistemi satellitari GPS, ai segnali telefonici e alle trasmissioni radio, utilizzate ancora da molte compagnie per eseguire, ad esempio, alcune operazioni di backup in caso di guasti. 

Pericoli per gli aerei

In caso di intese attività elettromagnetiche nell'atmosfera, i voli aerei possono subire più spesso ritardi. Lo conferma uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, a cura di un team di ricercatori cinesi dell'Harbin Institute of Technology. 

I risultati dello studio hanno evidenziato che nei periodi di intensa attività del sole - riscontrabili grazie alla presenza diffusa delle cosiddette "macchie solari" - il tempo di percorrenza e il ritardo medio dei voli aumentano sensibilmente. Ciò è dovuto soprattutto ai disturbi creati ai radar dalle tempeste geomagnetiche. 

Strani fenomeni legati al sole

Nel 1972 i piloti militari statunitensi che volavano a sud del porto di Haiphong, nel Vietnam del Nord, osservarono dozzine di mine marine esplodere acqua senza alcuna ragione apparente. Svariati decenni più tardi, nel 2018, uno studio scientifico ha fattto luce sul mistero, concludendo che le bombe erano state innescate dalla presenza di alcune nuvole di gas magnetizzato: queste erano discese in superficie proprio a seguito di una tempesta solare. 

Il 12 e 13 marzo del 1989 milioni di persone rimasero senza elettricità in tutto il Nord America, tra Stati Uniti e Canada (in particolare nella regione del Quebec), a causa di una serie di blackout. La Nasa ha concluso in seguito che questi erano stati provocati da una tempesta elettromagnetica: poche ore prima di quella diffusa interruzione di corrente elettrica, il 10 marzo 1989, gli astronomi avevano osservato infatti una fortissima esplosione solare, che aveva spinto una gigantesca nube di plasma verso l'atmosfera terrestre.

La più forte tempesta solare (e quindi elettromagnetica) mai registrata avvenne il 1°1959: tutte le linee telegrafiche vennero messe fuori gioco per 14 ore. A seguito di quell'evento, l'astronomo Richard Carrington scoprì la correlazione scientifica tra le esplosioni solari e il fenomeno delle aurore boreali, apparse proprio nel mese di settembre di quell'anno a latitudini estremamente basse: vennero infatti osservate - per la prima e unica volta nella storia - anche in città come Roma e Napoli. 

 

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