De Donno, nessun complotto: riappare il profilo Facebook. «Volevo fare informazione, basta risse tv»

De Donno, nessun complotto: riappare il profilo Facebook. «Volevo fare informazione, basta risse tv»
De Donno, nessun complotto: riappare il profilo Facebook. «Volevo fare informazione, basta risse tv»
di Domenico Zurlo
Venerdì 8 Maggio 2020, 12:26 - Ultimo agg. 12:58
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La sua ‘misteriosa scomparsa’ dai social, che i complottisti avevano già preso di mira, è durata come da Natale a Santo Stefano. Giuseppe De Donno, il medico pneumologo dell’ospedale Carlo Poma di Mantova sulla bocca di tutti negli ultimi giorni per la sua terapia sperimentale del plasma dei guariti, a due giorni dalla disattivazione del suo profilo Facebook è tornato a parlare con un video sullo stesso profilo, riattivato per l’occasione.

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Dopo che il profilo era stato disattivato, in tanti avevano tirato fuori teorie del complotto, tirando in ballo addirittura i poteri forti e Bill Gates, capro espiatorio del momento in questo periodo di pandemia. Ma la spiegazione non è nulla di tutto questo, come spiega lo stesso De Donno nel video:
«Ho reputato prudente chiudere i miei account social - spiega il medico - per lanciare un messaggio di calma e rasserenazione».

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«Nei giorni scorsi la pressione mediatica e popolare sul mio operato è stata tale da non permettermi di operare serenamente, soprattutto nell’ambito della sperimentazione del protocollo implementato insieme ai colleghi del San Matteo di Pavia», dice De Donno. «Se ho parlato l’ho fatto semplicemente per fare informazione e vedo però che questa è stata recepita da alcuni come mezzo per azzuffarsi con chi la pensa diversamente».

«I miei interventi sui mass media sono stati animati dal solo spirito divulgativo e da un auspicabile sereno e professionale confronto con i colleghi su un protocollo che, oggettivamente, ottiene risultati lusinghieri, incoraggianti, ancorché oggetto di ulteriori approfondimenti scientifici», continua De Donno. «Non sono disponibile in questo momento a risse televisive, a zuffe mediatiche, con questo o quel collega, atteso che essendo tutti noi medici lavoriamo per una causa unica che è la lotta al Coronavirus, a questo terribile virus che ha determinato questa maledetta pandemia che ha causato molti morti nel nostro paese, molti morti nel mondo. Gli occhi di questi morti non me li dimenticherò mai. E, a differenza di come può pensare qualcuno, non utilizzo mai i morti per farmi pubblicità, questa è una speculazione che non accetterò mai»

Niente complotti dunque, e niente scontri con gli altri colleghi che si stanno battendo contro il Covid-19 in queste settimane difficili. «Grazie a tutti voi che in queste giornate durissime mi siete stati vicino aprendo social alternativi alla mia pagina Facebook. Vi ringrazio, vi ringrazio e vi abbraccio, però state attenti. Voglio che questi social siano un momento di vicinanza e un momento di amore, non utilizziamoli per fare cose alternative che non sono nel mio obiettivo, che è quello di promuovere la scienza».
 

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