Napoli, a scuola di internet: nasce la "news room" nella scuola di Ponticelli

Napoli, a scuola di internet: nasce la "news room" nella scuola di Ponticelli
di Alessandro Bottone
Martedì 3 Maggio 2022, 18:53
4 Minuti di Lettura

Da aula in disuso a spazio per creare connessioni virtuali e dal vivo. Questa mattina è stata inaugurata la "news room" nell'istituto comprensivo 49° Toti-Borsi-Giurleo di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Postazioni pc, ampia bacheca, angolo radio saranno a disposizione di studenti e docenti per imparare a utilizzare internet e le sue numerose opportunità.

Il nuovo spazio è stato concepito nell'ambito del progetto "Connessioni Digitali" che coinvolge oltre cinquanta giovanissimi dell'istituto di Ponticelli con l'obiettivo di contrastare la povertà educativa digitale e per sostenerli nell'utilizzo consapevole di internet.

La "news room", posizionata nel plesso di cupa San Pietro, sarà utilizzata, in particolare, dagli studenti delle medie per realizzare contenuti specifici quali petizioni, podcast, pagine web. A loro disposizione ci sono computer, smartphone, fotocamera e altri dispositivi digitali donati dalla medesima onlus.

 

A bene vedere questa è una opportunità per l'intera comunità scolastica. Il luogo, ora rigenerato e funzionale, è legato a una idea di scuola che supera la logica “del banco e della sedia”, come spiega Angela Postiglione, docente di lingua inglese alla secondaria dell'istituto comprensivo di Ponticelli. L'idea è stata quella di creare un ambiente congeniale alle esigenze dei giovanissimi. Dunque, uno spazio concepito per il lavoro di gruppo, anche per più classi insieme appena sarà possibile.

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Le pareti appena ritinteggiate donano nuova luce all'intera stanza arricchita con tavoli, sgabelli, computer, una grande bacheca per gli appunti e una pedana che è, al tempo stesso, un contenitore e una gradinata con posti a sedere. La rigenerazione dello spazio è parte di un percorso che rende partecipi i giovanissimi per una nuova consapevolezza del mondo della Rete e delle sue tecnologie. Si mettono gli studenti in guardia sui rischi e si fanno conoscere le grandi potenzialità, anche legate all'educazione e alla formazione. La sfida - come evidenzia la professoressa Postiglione, referente del progetto - è abituarli a vivere internet con attenzione e moderazione, a non essere fruitori passivi e a creare contenuti di qualità. Alcuni passi sono già stati fatti: è nata dal loro lavoro e dal loro interesse la petizione online rivolta al sindaco di Napoli per riqualificare la strada a ridosso del plesso di cupa San Pietro, da tempo lurida e senza cura. Insomma, si impara a guardare al mondo virtuale prima e oltre i diversi social network di cui gli adolescenti spesso abusano.

«La News Room è stato un gradito regalo in quanto si configura come uno spazio in cui sarà possibile rendere gli alunni parte attiva nell’utilizzo responsabile e etico degli strumenti tecnologici e combattere la povertà educativa digitale, mostrando come la tecnologa sia importante per apprendere, sperimentare, sviluppare e far emergere capacità, talenti e aspirazioni», spiega la professoressa Chiara Lucia Schiavo, che dirige l'istituto comprensivo Toti-Borsi-Giurleo di Ponticelli. «I primi passi - evidenzia la preside - sono stati già fatti con le petizioni online in cui gli alunni hanno veicolato alle istituzioni le loro richieste di riqualificazione dei luoghi interni dell’istituto e quelli esterni riguardanti il quartiere perché la scuola li educa al bello determinando in loro la spinta a vederlo nei luoghi in cui sono nati e stanno crescendo».

L'inaugurazione dell'aula riqualificata è avvenuta a margine del convegno che ha visto protagonista il Console della Repubblica del Bénin a Napoli, Giuseppe Gambardella, accolto da studenti e docenti dell'istituto di Ponticelli alla presenza di Sandro Fucito, presidente della VI municipalità del Comune di Napoli, e della neo-assessora municipale con delega alle politiche sociali Mariarca Viscovo. L'incontro - organizzato dalla docente Maria Neve Manganiello - ha voluto far conoscere le attività svolte dal Consolato nel paese africano con la realizzazione di pozzi, scuole e altre strutture a favore della comunità locale che lotta contro la povertà e per ottenere migliori condizioni di vita.

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