Scuola, Azzolina: chiesto un miliardo in più in vista della riapertura delle classi a settembre Bozza

Scuola, Azzolina: chiesto un miliardo in più in vista della riapertura delle classi a settembre
Scuola, Azzolina: chiesto un miliardo in più in vista della riapertura delle classi a settembre
Giovedì 25 Giugno 2020, 17:30 - Ultimo agg. 21:22
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Scuola, in Consiglio dei ministri Lucia Azzolina ha chiesto un miliardo in più. Un miliardo in più, dunque, in vista della riapertura delle scuole a settembre. È quanto ha chiesto oggi, nel corso del Cdm, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, richiesta che ha visto d'accordo i ministri presenti e che dovrebbe rientrare nel nuovo scostamento di bilancio su cui si sta ragionando in questi minuti a Palazzo Chigi, nel corso della riunione tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione e i responsabili economici delle forze di maggioranza. Del miliardo chiesto dalla ministra, 500 milioni verrebbero destinati all'assunzione di docenti.

Bonaccini: un miliardo sulla scuola è direzione giusta. La notizia del miliardo in più sulla scuola «va nella direzione giusta». Così il presidente della Conferenza delle Regioni e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Stasera Italia News su Rete 4. Per Bonaccini il testo avuto oggi con le linee guida sulla scuola è «migliorativo» rispetto a quello di ieri, ritenuto irricevibile e domani ci sarà la conferenza unificata con Comuni, Province e Regioni per cui ci si augura «un accordo definitivo» su temi come il distanziamento e l'aumento di organico.
 

Il piano scuola 2020-2021


Nella nuova bozza scuola si prevede l'utilizzo di un cruscotto informativo che segnalerà le criticità nelle aule, e ci sarà un coordinamento in cabina di regia Covid con le Regioni. Nel frattempo il premier Giuseppe Conte chiede ancora un po' di tempo per poter riaprire le classi in sicurezza a settembre, mentre è slittata la conferenza Stato-Regioni prevista inizialmente per oggi.


Scarica il Piano scuola 2020-2021




 


Conte: «Dateci tempo e riapriremo le scuole in sicurezza». «La scuola è un pilastro del nostro sistema sociale, sono i nostri bambini, il nostro futuro. È normale che ci sia molta attenzione, molta preoccupazione». Così il premier Giuseppe Conte ai microfoni di Alanews che lo ha intercettato a via della vite, a due passi da palazzo Chigi mentre si intratteneva con alcuni cittadini. «La ministra (Azzolina, ndr) ha incontrato i sindacati e gli enti locali. Stiamo lavorando tutti i giorni per consentire di ritornare in sicurezza a scuola a settembre», continua il presidente del consiglio. «Dateci ancora un po' di tempo. Sull'edilizia scolastica ci sono soldi mai usati dovremo fare un miracolo. Una nostra norma ha conferito a sindaci e presidenti di province il ruolo di commissari straordinari per poter procedere a tutto con due tranche di 300 mln più 300. Stiamo facendo di tutto», conclude.

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Regioni: «Linee guida migliorate ma serve approfondimento». «Siamo ad un passo dalla condivisione delle linee guida per la riapertura delle scuole, un testo che già oggi grazie al contributo propositivo delle Regioni e alla collaborazione istituzionale con il ministero risulta nettamente migliorato rispetto alle prime bozze. Abbiamo però chiesto - in Conferenza Stato- Regioni - un rinvio di 24 ore che consenta un approfondimento dell'ultimo testo del 'Piano scuola 2020-2021. Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione». Lo ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. «Già oggi però - ha spiegato Bonaccini - abbiamo posto tre questioni politiche pregiudiziali. Prima di tutto la necessità ulteriori risorse, rispetto a quelle a cui si fa riferimento nel documento. Al riguardo, infatti, al di là dei fondi per l'edilizia scolastica, comunque insufficienti, occorrono risorse aggiuntive finalizzate alla riapertura delle scuole». «Poi il nodo 'personalè - ha continuato - Bisogna prevedere ulteriori risorse di organico docente e Ata. Serve uno stanziamento per garantire il recupero dei tagli operati sui posti comuni dei docenti sull'organico 20-21, nonché un aumento temporaneo dei contingenti. Infine - ha concluso Bonaccini - abbiamo lanciato un allarme sulla questione trasporti che va affrontata con urgenza, anche in un tavolo separato, guardando sia al lato economico che a quello organizzativo».



 

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