Gin tonic, cubetti di ghiaccio e scorze di agrumi: i segreti del cocktail perfetto in un volume

Gin tonic, cubetti di ghiaccio e scorze di agrumi: i segreti del cocktail perfetto in un volume
di Laura Larcan
Domenica 30 Gennaio 2022, 17:03 - Ultimo agg. 17:15
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Più raffinato del martini agitato non mescolato di James Bond e meno esagerato del cocktail acrobatico di Tom Cruise nel mitico film. «Il gin tonic ha salvato più vite e menti inglesi che tutti i dottori nel Regno», parola di Sir Winston Churchill. Ne sapeva una più del diavolo, il buon Churchill. Questo aforisma compare ad effetto come prologo del volume "Gin & Tonic, storia e ricette di un cocktail perfetto" (edizioni Pensieriparole) che intreccia vicende storiche (millenarie), cura degli ingredienti, giuste combinazioni, una buona dose di fantasia e sana creatività, per offrire al lettore un amabile racconto tra sapori e consigli pratici. E' la piccola grande impresa letteraria di Federico Illesi, soprannominato dagli amici - come lui stesso racconta - "Mr Gin Tonic". «Anni di esperimenti e tentativi in proprio o con la complicità di amici, hanno permesso la scrittura di questo libro con cui ho voluto raccontare in modo semplice e senza troppe divagazioni la creazione del gin e della tonica fino ad arrivare ai nostri giorni», confida nella prefazione.

Una laurea in ingegneria biomedica, un’azienda di servizi per il web, ma soprattutto una passione per la mixologia e l’arte del buon bere mista all'esperienza di tanti viaggi, Federico Illesi condensa biografia ad un'analisi dei fenomeni in materia di bartender e vademecum sulla miscelazione dei prodotti.

C’è anche la storia. Inaspettata e ricca di curiosità, che affonda le radici nei secoli passati. La prima parte del libro, per esempio, è dedicata alle vicende storiche che hanno portato il gin e la tonica dalla loro scoperta millenaria ai nostri giorni. Illesi la chiama proprio storia di un mito. «Contrariamente a quanto si possa pensare - avverte l’autore - alle origini del Gin c’è una straordinaria attività di sperimentazione da parte di alcuni monaci benedettini sotto l’influenza della scuola medica salernitana nell'XI secolo. Pensare che proprio il Compendium Salernitanum del 1055 descrive un distillato di vino infuso con bacche di ginepro raccolte in grande quantità sulle colline nei paraggi di Salerno». La storia è ricca e avvincente, e intreccia fior di personaggi memorabili come George Orwell o Ernest Hemingway, solo per fare qualche esempio.

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Si passa poi alla produzione e si entra nella sfera più intima del gin, indagandone qualità, pregi, calorie, aromi, corposità, strumenti per valorizzarlo. I confronti diretti sono con il rum, il whisky, la vodka... E ci si diverte a scoprire il mondo della distillazione che sfodera una un’insolita rosa di qualità. L'autore poi si addentra nello spirito del cocktail: il significato, le aspettative, la filosofia, i concetti quali il relax, le chiacchiere, la libertà, lo stuzzichino in compagnia«Prendere un aperitivo - scrive Illesi - è ormai diventato un piacevole rito, una vera e propria liturgia che spopola nei locali, e sempre più spesso tra le mura domestiche». Il cocktail perfetto «deve avere struttura aroma e colore bilanciati», avverte Illesi che chiude il volume con il capitolo clou: come si prepara il cocktail perfetto.

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Gli ingredienti diventano chiaramente la parte più pragmatica del libro senza dimenticare anche i consigli pratici su quale bicchiere scegliere. Pagine must: i dieci comandamenti per un buon Gin tonic. Tra bicchieri raffreddati al punto giusto, il giusto numero di cubetti di ghiaccio cristallino e la temperatura giusta (d'ambiente e non di freezer), il dosaggio di gin (tra i 40 e i 60 ml), l'aggiunta di acqua tonica, le decorazioni a piacere e le spezie (consigliate le scorze di sgrumi). E attenzione: sconsigliate le acrobazie funamboliche per versare la tonica lungo il bar spoon («servono solo a sgasare la tonica»). Insomma, dimentichiamoci le imprese di Tom Cruise nel mitico film "Cocktail". Et voilà, il divertimento è assicurato.

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